L’intelligenza artificiale ha già avuto un impatto significativo su aziende ed economia produttiva e assumerà, nel prossimo futuro, un ruolo sempre più importante.
Le applicazioni delle AI sono molte e interessano settori aziendali anche lontani fra loro. Dal marketing alla produzione, l’uso delle intelligenze artificiali è già ampiamente diffuso in Italia e nel mondo. L’impatto sulle aziende e sull’economia produttiva è rilevante e in costante crescita. Con il 35% di quota di mercato, l’uso più diffuso di queste tecnologie tra le imprese italiane è l’Intelligent Data Processing: la veloce e intelligente gestione dei Big Data che permette, ad esempio, di anticipare tendenze di mercato e rendere efficiente il lavoro strategico del marketing.
Bologna Business School è fra i pionieri nello studio delle nuove tecnologie affiancate alla formazione manageriale di alto livello: dai Professional Master in Artificial Intelligence and Innovation Management, Data Science and Businnes Analytics, agli Executive Master in Artificial Intelligence for Business e Business Analytics and Data Science. A tutti i livelli, i corsi di BBS uniscono esperienze manageriali e conoscenze tecnologiche.
Esempi di intelligenza artificiale applicata al mondo delle imprese, del business e dell’economia produttiva sono l’automazione dei processi, l’assistenza virtuale ai clienti (chatbot), la personalizzazione delle offerte attraverso l’analisi massiccia e immediata dei dati. Ancora, l’automazione della catena di approvvigionamento. L’ottimizzazione dei prezzi, attraverso l’analisi dei dati su domanda, concorrenza e posizionamento prodotto e la previsione sui dati economici. Possiamo continuare con l’automazione dei processi robotici (RPA) e lo sviluppo di prototipi robotici in grado di emulare il comportamento umano.
I vantaggi dell’AI applicata alle aziende e al contesto lavorativo sono molteplici e facilmente individuabili: automatizzare compiti ripetitivi e migliorare l’efficienza operativa eliminando gli errori umani, aumentare la velocità di esecuzione delle attività e liberare i dipendenti per compiti più strategici e creativi.
In un ambiente altamente tecnologico, occorrono conoscenze verticali e trasversali: Bologna Business School, con una Faculty d’eccellenza formata da docenti ed executives di aziende leader, può contare sul sistema tecnologico dell’Università di Bologna, vera avanguardia in Italia: col suo tecnopolo che ospita Leonardo, uno degli otto supercomputer che formeranno la rete di calcolo europea ad alte prestazioni EuroHPC, l’Emilia-Romagna è fra le capitali mondiali dello sviluppo tecnologico applicato.
Ma quali sono gli svantaggi o i rischi dell’AI per le aziende e per il contesto lavorativo?
L’incertezza più evidente è che questa produca una perdita di forza lavoro umana, distribuendo il fenomeno in tutti i settori: dalla produzione al marketing, dalla creatività all’analisi dei dati tutti i comparti aziendali sono interessati dal velocissimo sviluppo delle AI e dei loro applicativi.
Da questi temi, si sviluppano problematiche etiche legate alle intelligenze artificiali. Da un lato, possiamo chiederci se la velocità con cui queste tecnologie sta impattando sul mondo del lavoro possa creare smottamenti sociali e relative crisi. Dall’altro, la crescita esponenziale di capacità d’inferenza e relativo sviluppo dei sistemi di auto apprendimento ci mettono di fronte a una questione nuova: come si rapporterà l’umano con queste tecnologie? Quali saranno i ruoli e quali le garanzie per la nostra specie, di fronte a supercomputer capaci di “pensare” e apprendere con una rapidità e precisione a noi precluse per natura?
I pro e i contro dell’intelligenza artificiale e della sua diffusione sono temi molto ampi. Nell’ambito business, la questione centrale rimane come gestire l’introduzione dell’intelligenza artificiale in un’impresa. L’introduzione di AI in azienda può essere un processo complesso che va gestito. Per prima cosa, occorre definire gli obiettivi, determinare a cosa serve questa tecnologia. Poi, bisogna formare e coinvolgere il personale, per evitare ansie e preoccupazioni e perché i processi aziendali che verranno modificati siano efficaci e comprensibili, quindi utilizzabili, dai lavoratori. Infine, monitorare e ottimizzare: l’implementazione delle AI non è un processo statico, ma uno sviluppo che coinvolge tutta l’azienda. Proprio per questo, è necessario valutare con attenzione i pro e i contro delle intelligenze artificiali: una comunicazione chiara e inclusiva sarà fondamentale per mantenere la forza lavoro coinvolta e sicura, in un momento di passaggio radicale per l’attività.
L’alta formazione manageriale che BBS è in grado di fornire, affiancata al contatto con le aziende che hanno fatto dell’automazione industriale, della robotica, dell’analisi di Big Data il proprio business arrivando a leadership mondiali è garanzia di successo nel mondo dei manager capaci di guidare le aziende con un elevato uso di AI.
In conclusione, possiamo analizzare gli aspetti negativi dell’intelligenza artificiale, i suoi pro e contro e i rischi, ma non possiamo andare in controtendenza rispetto a una rivoluzione già in atto. Le intelligenze artificiali fanno già parte delle nostre vite e delle nostre aziende, un business che si veda proiettato nel futuro ha bisogno di implementare le AI. Perché tutto questo impatti positivamente sulla società, occorre monitorare e analizzare costantemente gli sviluppi di tali tecnologie. Formare e aggiornare il personale perché questo possa essere investito in nuove mansioni. Continuare, infine, a tenere alta l’attenzione sulle domande più filosofiche che un salto non più solo tecnologico pone riguardo la nostra stessa specie e il suo futuro.
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