L’inaugurazione del nuovo campus di Bologna Business School segna un punto di svolta per la Scuola e per l’educazione manageriale in Italia. Progettato dall’architetto Mario Cucinella, il campus è un investimento strategico che riflette la visione di BBS come Scuola per il nuovo Millennio.
Concepito per promuovere l’innovazione e rispondere alle esigenze di una formazione interdisciplinare e sostenibile, il progetto mira a rafforzare la competitività internazionale di BBS, offrendo non solo agli studenti, ma anche a tutta alla Community allargata di BBS – che comprende alumni, docenti, professionisti, imprese e istituzioni – uno spazio all’avanguardia per crescere e innovare. “La nostra crescita ci ha portato a dover considerare l’ampliamento degli spazi”, ha spiegato il Dean Max Bergami, “Sia per rispondere alla domanda esistente, sia in una prospettiva futura per rispondere ai bisogni di una società in rapida evoluzione”.
Il nuovo campus di BBS si sviluppa su una superficie di oltre 35.000 metri quadrati, accanto alla storica Villa Guastavillani, sede della Scuola sin dalla sua fondazione. La villa, costruita nel 1575 e restaurata per il Giubileo del 2000, rappresenta le radici storiche di BBS, che si intrecciano con la modernità del nuovo complesso architettonico. Il progetto crea un dialogo anche visivo tra il nuovo campus e i Colli bolognesi, unendosi con Villa Guastavillani attraverso una grande scalinata che rappresenta un ponte simbolico tra passato e presente.
La sostenibilità è uno degli elementi centrali del progetto. Il campus è stato realizzato recuperando tre edifici non finiti, utilizzando materiali eco-sostenibili come legno e pannelli fotovoltaici. L’intero complesso è alimentato da un impianto fotovoltaico e dispone di un sistema di raccolta delle acque piovane per ridurre l’impatto ambientale. Questo approccio riflette l’obiettivo di BBS di essere all’avanguardia anche nel campo della sostenibilità.
Il New Campus BBS si distingue per la concezione innovativa degli spazi interni, progettati per superare il concetto tradizionale di aula, come ha spiegato Mario Cucinella durante la cerimonia di inaugurazione. Tutti gli ambienti sono pensati per stimolare l’interazione, l’apprendimento esperienziale e lo scambio di idee. Questi spazi flessibili e adattabili permettono di trasformare una mensa in uno spazio di studio o un auditorium in una galleria d’arte, creando un ambiente dinamico che favorisce la collaborazione e la creatività.
Il New Campus, infatti, nasce dalla volontà di BBS di perseguire la propria visione di Scuola che pone al centro l’esperienza. Entrando nella Community, gli studenti non si limitano ad apprendere nozioni e tecniche, ma vivono concretamente un’esperienza di vita e di crescita, in cui lo scambio di idee e la contaminazione con diverse prospettive e background giocano un ruolo fondamentale. Con il nuovo campus, Bologna Business School è sempre più un luogo in cui le persone si incontrano, creano insieme, scambiano idee e immaginano progetti, andando oltre la tradizionale formazione teorica e pratica.
Ma di cosa parliamo quando parliamo di studenti ed esperienze in Bologna Business School? La Scuola accoglie circa 3.500 studenti da 65 Paesi diversi, offrendo un ambiente veramente internazionale e multiculturale. Come sottolineato dal Dean Max Bergami durante l’inaugurazione “Bologna Business School è un’istituzione del ventunesimo secolo. Affonda le sue radici nella lunga storia dell’Università di Bologna e offre il meglio della formazione orientata al futuro”.
L’evento inaugurale ha visto la partecipazione di esponenti di rilievo del mondo politico e imprenditoriale, tra cui la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e il CEO di Ferrari Benedetto Vigna. La ministra Bernini ha commentato: “Questa è una giornata importante per Bologna, ma anche per l’Emilia-Romagna e l’Italia. Qui si fa alta formazione delle menti più brillanti del Paese”.
Un altro aspetto fondamentale del progetto è la stretta collaborazione tra BBS e il mondo imprenditoriale. Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, ha raccontato: “Al mio arrivo a Maranello, quando ho fatto i colloqui con tutti i dipendenti, mi sono accorto che quelli che avevano frequentato corsi in BBS avevano un tratto comune: parlavano alle persone”. Questa capacità di mettere sempre al centro le persone, insieme all’integrazione tra sapere accademico e pratico, è uno dei punti di forza di BBS, che mira a formare una nuova generazione di leader capaci di affrontare le sfide della trasformazione digitale e della sostenibilità.
Il Dean Max Bergami ha sottolineato come il nuovo campus rappresenti una pietra miliare nella storia di BBS: “Sia dal punto di vista simbolico sia nella sostanza, l’apertura di questo campus ricorda all’Italia, all’Europa e al mondo che passato, presente e futuro possono prosperare nella stessa istituzione”. Oggi Bologna Business School si colloca tra le 220 business school accreditate EQUIS nel mondo e continua a crescere a livello globale, grazie a un’offerta formativa che integra l’eccellenza accademica con le esigenze delle imprese.
Il New Campus BBS rappresenta dunque un esempio di come l’architettura educativa possa influenzare positivamente l’apprendimento, creando un ambiente stimolante che favorisce l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione. Come ha concluso Romano Prodi, “Questo è l’ultimo tassello, ma è sempre più necessario un legame proficuo con il mondo produttivo globale e locale. Abbiamo bisogno di una spinta, in un settore, l’alta formazione, in cui non possiamo restare indietro rispetto ad altri Paesi europei”