Team Membership Workshop: una lezione di leadership e collaborazione fuori dalle aule

Aprile 15, 2025

Gli studenti del Professional Master in Business Management di Bologna Business School hanno vissuto un’esperienza di apprendimento fuori dall’ordinario. In un contesto dinamico e ispirato alla cultura urbana del basket americano, Zoneplus, hanno partecipato a un’intensa giornata di team building condotta da Alessandro “Alex” Finelli, allenatore professionista di pallacanestro e coach aziendale, da anni attivo nella formazione sui temi della leadership, della performance e del lavoro di squadra.

Un vero e proprio laboratorio esperienziale, dove il campo da gioco è diventato spazio di riflessione e pratica condivisa. E dove ogni gesto tecnico ha assunto un significato simbolico, restituendo in chiave sportiva alcune delle dinamiche centrali del lavoro in team.

A raccontare l’impatto dell’esperienza sono due studenti del master, Angie Bregu e Brice Atsou, che offrono prospettive diverse ma complementari su quanto appreso durante la giornata.

«Mi ha colpito molto la capacità del coach Finelli di tradurre concretamente l’esperienza maturata sul campo in un insegnamento trasversale, capace di andare oltre il parquet e trovare applicazione nel mondo del lavoro», racconta Angie. «Pur avendo familiarità con l’approccio degli allenatori, non avevo mai avuto occasione di leggerlo in chiave di apprendimento per tematiche come la leadership e il lavoro di squadra in ambito aziendale».

Per Brice, ciò che ha colpito maggiormente è stata la capacità di Finelli di unire sport e business in modo efficace e coinvolgente:

«Ero davvero colpita tanto dalle sue competenze sportive quanto dalla sua visione aziendale. Il parallelo tra i due mondi è stato chiaro e sorprendente. Anche se per alcuni poteva essere intimidatorio scendere in campo, il suo approccio ha subito creato un clima di fiducia. Il mix tra momenti di confronto e attività fisica ha reso l’esperienza utile e stimolante per la dinamica del gruppo».

Durante il workshop, Finelli ha proposto esercizi che simulavano azioni di gioco collettivo, come sequenze di passaggi, tiri e rotazioni tra le posizioni. Ogni attività aveva un obiettivo chiaro: trasformare l’azione sportiva in una metafora attiva, capace di far emergere valori e competenze trasversali, dalla comunicazione alla responsabilità individuale.

«Riflettere sull’interdipendenza che caratterizza lo sport di squadra ci ha permesso di cogliere quanto ogni risultato sia solo l’atto finale di un processo corale», osserva Angie.  «Questa dinamica riflette perfettamente il contesto lavorativo, dove una comunicazione tempestiva e precisa risulta fondamentale per il successo di un progetto».

Brice aggiunge: «Lo sport ti insegna disciplina, forza mentale e resilienza, ma soprattutto spirito di squadra. Abbiamo imparato a riconoscere punti di forza e debolezza del gruppo e a comunicare in modo efficace. Senza competizione, solo collaborazione: un esercizio che ha reso visibili e tangibili le dinamiche del lavoro di squadra».

Oltre all’apprendimento sui meccanismi della collaborazione, la giornata ha avuto anche un valore relazionale. Rompere gli schemi della routine accademica e condividere un’attività fisica e ludica ha rafforzato i legami tra le persone del master.

Infine, un aspetto chiave emerso è stata la riflessione sul significato della leadership. Non un ruolo autoritario, ma una pratica fatta di esempio, ascolto e coesione. Come osserva Brice:

«In entrambi i contesti – sportivo e aziendale – si lavora in squadra verso un obiettivo comune. Il leader deve ispirare, comunicare, correggere e guidare. Il legame tra leadership sportiva e aziendale è forte e molto attuale».



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