Il Responsabile Ricerca e Sviluppo riveste un ruolo chiave all’interno di un’impresa. Ha infatti il compito di gestire l’attività dell’azienda finalizzata all’innovazione nella produzione. Le novità riguardano vari aspetti. In particolare, si parla di:
Non solo: al Direttore Ricerca e Sviluppo viene anche richiesto di ideare, realizzare e controllare processi e piani per il miglioramento di un prodotto.
Il Direttore Ricerca e Sviluppo svolge un’attività fondamentale nell’azienda. Ha infatti la responsabilità di controllare, coordinare e creare la ricerca nei vari comparti aziendali, garantendo un’innovazione continua dei prodotti e dei processi lavorativi. Solo in questo modo l’impresa potrà essere realmente competitiva sul mercato e crescere.
Il termine Ricerca e Sviluppo (indicato anche come Research and Development, R&D o RND, Research and Technical Development / Research and Technological Development, RTD), indica persone, risorse finanziarie e mezzi che vengono dedicate allo studio e allo sviluppo di innovazioni tecnologiche con lo scopo di migliorare i prodotti, crearne di nuovi e rendere più efficiente il processo di produzione. L’R&D Manager sovraintende a questo settore dell’azienda e si assicura che funzioni nel modo giusto
Ma quali mansioni concrete ha il Direttore Ricerca e Sviluppo nell’azienda? Questa figura lavora in sinergia con tutti i reparti dell’impresa, interagendo con diversi soggetti. Incollaborazione con il marketing analizza i trend, la domanda e i bisogni del target e del mercato di riferimento, cercando di anticipare le tendenze. Individua i nuovi prodotti o processi da sviluppare, ma anche quelli da migliorare, grazie ad un’attenta analisi. Coordina, identifica ed elabora diversi progetti, stabilendo la loro fattibilità in termini di investimento e opportunità di finanziamento.
Gestisce e ricerca contatti con Centri di Ricerca, Università, enti o imprese di vario genere che si occupano di innovazione in Italia e all’estero, instaurando varie forme di collaborazione. L’R&D Project Manager ha un altissimo grado di autonomia e coordina un proprio gruppo di lavoro, costituito da creativi, progettisti e tecnici, dando vita a vari progetti nei tempi stabiliti. Collabora con i responsabili di diverse aree aziendali: dalla Produzione al Marketing, passando per la Qualità e l’Area Commerciale. Nel suo lavoro, il Direttore Ricerca e Sviluppo viene supportato dalle tecnologie informatiche che utilizza per la gestione delle attività e dei progetti, ma soprattutto della comunicazione interna ed esterna.
Il Direttore Ricerca e Sviluppo è una figura molto ambita all’interno di un’azienda, per questo motivo viene richiesto un alto profilo e un’ottima formazione. Un Responsabile R&D deve avere conoscenze trasversali, ma deve anche essere flessibile e creativo, senza però perdere mai di vista la concretezza del suo lavoro. Per intraprendere questa professione è necessaria una laurea in materie economico-finanziarie oppure nel settore del marketing. Di certo è utile seguire un Master per perfezionare le proprie competenze e arricchire il curriculum in modo da rendere più solide ed efficaci le proprie competenze.
Per svolgere questa professione è fondamentale avere delle conoscenze specifiche. Per prima cosa il Direttore Ricerca e Sviluppo deve conoscere i trend e le tecnologie legate al settore in cui opera. Deve saper utilizzare con facilità vari strumenti informatici, come database, software di progettazione e presentazioni. Inoltre, è utile conoscere le normative riguardo la conformità e la certificazione dei prodotti e dei processi, come pure le tecniche di gestione dei progetti (attività, materiali, tempistiche, risorse umane e finanziarie).
Il ruolo prevede inoltre la capacità di analizzare il mercato di riferimento e le sue dinamiche competitive, al fine di rendere più performanti i processi lavorativi. A seconda del comparto in cui si opera (telecomunicazioni, farmaceutico, chimico, metalmeccanico, ecc.) sono richieste conoscenze tecnico-scientifiche specifiche.
Non è finita qui, perché il Responsabile Ricerca e Sviluppo deve essere in grado di intessere relazioni e legami sia interni che esterni all’azienda, per questo deve avere ottime capacità relazionali e una buona conoscenza delle lingue, in particolare l’inglese, per prendere contatto con le realtà internazionali. Infine, i metodi, gli strumenti e i prodotti si rinnovano ciclicamente, per questo è necessario un atteggiamento di intraprendenza, apertura e curiosità, affiancate a qualità di leadership e manageriali.
La figura del Direttore Ricerca e Sviluppo è molto richiesta, per questo motivo chi ambisce a questo lavoro potrà ottenere un ottimo stipendio. Lo stipendio per questa mansione va dai 130 mila ai 155 mila euro ed è altamente variabile perché legato al settore in cui si opera, agli incarichi assunti, ma soprattutto alla grandezza dell’azienda. Di certo la professione è sempre più richiesta, soprattutto all’estero, dove i Responsabili R&D sono diventati fondamentali per lo sviluppo e la crescita delle imprese, assumendo un ruolo di primo piano nell’organigramma.
La Bologna Business School offre un Master in Gestione d’impresa con indirizzo Green Management and Sustainable Businesses, perfetto per apprendere il mestiere del Direttore di Ricerca e Sviluppo. Il corso affronta temi importanti, che vanno dai modelli di business ad un uso consapevole delle risorse, pianificando processi che siano efficienti e orientando le scelte di brand in base ai temi della sostenibilità e del green management.
Il Master della Bologna Business School è l’ideale per lavorare nei comparti più diversi, dall’energia al manifatturiero sino all’agricolo, affrontando la sfida del futuro: aumentare la produttività ed essere competitivi sul mercato in modo sostenibile. Il programma del Master in Gestione d’Impresa è organizzato in tre cicli con attività in aula, workshop, lavori in team, ma anche testimonianze dal mondo delle aziende, con incontri stimolanti e uno stage all’interno di un’impresa.
Come sempre accade nei corsi della Bologna Business School, per offrire un’alta formazione, vengono mixate le lezioni teoriche con la pratica, per arricchire il curriculum e garantire un ingresso più facile e veloce nel mondo del lavoro. La didattica prevede oltre allo stage la realizzazione di tre progetti della durata di un mese ognuno e un progetto più lungo che verrà sviluppato nell’arco di sei mesi.