Un kick-off davvero intenso per i nuovi partecipanti del Global MBA di BBS che hanno vissuto una settimana ricca di occasioni di networking, ice-breaking activities e seminari di benvenuto. Ma non solo. La classe 2022-2023 del Global MBA ha anche visitato la proprietà di 35.000 ettari del Gruppo Caviro a Faenza, nel cuore dell’Emilia-Romagna. Ecco il racconto di una studentessa.
Quando abbiamo saputo che avremmo visitato un’azienda vinicola sostenibile – la più grande azienda vinicola italiana, che si estende su sette regioni ed esporta in oltre 80 Paesi nel mondo – siamo stati entusiasti di trovarci in presenza di alcuni dei migliori vini del Paese.
Abbiamo subito capito, però, che il Gruppo Caviro è molto più di una semplice azienda vinicola. Composto da Caviro Sca, la più grande cooperativa vinicola d’Italia, e da Caviro Extra, che si concentra sulla creazione di sottoprodotti rinnovabili durante il processo di produzione del vino, il Gruppo Caviro offre un modello di business triple-bottom-line che raggiunge risultati economici, sociali e ambientali attraverso la sua catena di approvvigionamento sostenibile. A sua volta, il Gruppo Caviro apporta benefici all’intera comunità. Grazie a questo modello incentrato sull’impatto, il 65% delle entrate complessive deriva dalla produzione di vino, mentre il 20% e il 15% provengono rispettivamente da prodotti nobili e bioenergia. “La sostenibilità economica è la pietra miliare della nostra espansione etica”, ha spiegato Silvia Buzzi, responsabile HSE e sostenibilità di Caviro Extra. “Seguiamo sette degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, tra cui l’energia pulita e accessibile, l’azione per il clima, la crescita economica, il consumo e la produzione responsabili”.
In qualità di leader nella produzione di vino, alla quale collaborano oltre 1.000 viticoltori in tutta Italia, Caviro ha la missione di soddisfare le esigenze dei propri clienti producendo e consegnando il miglior vino per i vari mercati. Caviro crede che ogni elemento della produzione vinicola possa essere trasformato in valore, per cui può contribuire all’economia circolare italiana creando sottoprodotti di alto valore da scarti agroindustriali o “scarti d’uva”. Attualmente, solo l’1% dei materiali utilizzati nei loro processi viene smaltito: il resto degli scarti viene trasformato in prodotti nobili per i settori alimentare, farmaceutico e agricolo o in biometano per alimentare fonti di energia rinnovabile. I partecipanti al Global MBA hanno visitato gli impianti di Caviro Extra, che comprendono la produzione di alcol industriale altamente potente, CO2 da esportare per acqua gassata, ghiaccio secco e prodotti di soda, vapore per l’energia termica ed elettrica e fertilizzanti naturali. In totale, Caviro Extra esporta ogni mese più di 130 mila tonnellate di sottoprodotti rinnovabili, pari al peso dell’Empire State Building di New York.
Siamo rimasti stupiti nell’apprendere che la produzione di Caviro Extra funziona 24 ore su 24, sette giorni su sette, perché la sostenibilità “non dorme mai“. Inoltre, l’intero stabilimento di Caviro Extra funziona con energia proveniente da fonti rinnovabili, dimostrando ancora una volta la dedizione di Caviro nei confronti del pianeta e nel mettere le persone al primo posto. La visita si è conclusa con una deliziosa degustazione del prosecco Davinci in Romagna di Caviro Sca e Silvia ha incoraggiato la classe Global MBA a pensare che noi siamo la nuova generazione per la quale si sta costruendo un futuro sostenibile.
Salute to that!
Sheliza Thobani
Global MBA in Green Energy and Sustainable Businesses