Bilancio, controllo di gestione e attività di auditing sono spesso sottovalutati dai giovani che vogliono approcciarsi al mondo del business. Eppure i numeri sono alla base di qualsiasi impresa e comprenderlo “prima” può aiutare a costruire una carriera gratificante. Abbiamo chiesto al Prof. Giorgio Rusticali, Professore a Contratto di Revisione Aziendale presso l’Università di Bologna, Dottore Commercialista, Revisore Legale, Conciliatore e Arbitro presso la Camera di Conciliazione e Arbitrato Consob e componente del Comitato Didattico Scientifico del Master in Finanza, Controllo e Auditing in BBS, di spiegarci come questo tipo di competenze possa fare la differenza nel futuro di un giovane neolaureato.
L’approccio al mondo del lavoro per un neolaureato è un passo ricco di aspettative e di domande. In che modo un Master può semplificare questo processo? Come, nello specifico, agisce in questo senso il Master in Finanza, Controllo e Auditing?
Il Master in FCA è ormai giunto alla sua 23ma edizione e si basa pertanto su un format consolidato negli anni. In particolare sono almeno due gli elementi che a mio avviso meritano di essere rappresentati: il primo è il tirocinio, che è parte fondante del percorso e che nella stragrande maggioranza dei casi si tramuta in una vera e propria offerta di lavoro; ciò anche grazie al fatto che i nostri partner intervengono spesso in qualità di docenti e quindi gli uni e gli altri hanno modo di conoscersi anche prima del vero e proprio colloquio. Il secondo elemento è l’approccio, in larga parte orientato alla pratica.
Il controllo di gestione e l’auditing sono elementi essenziali nelle attività di business. Quali sono le attività più stimolanti e le scoperte più coinvolgenti che un giovane può incontrare all’interno di questi ambiti lavorativi?
Spesso i giovani studenti sono maggiormente orientati al marketing e al mondo dell’alta finanza, salvo poi rendersi conto, strada facendo, che nelle attività di business contano molto i numeri. Il Master può aiutare a fare capire “prima” l’importanza di tematiche quali il bilancio, il controllo di gestione e le attività di auditing. E da qui viene poi naturale appassionarsi e lasciarsi coinvolgere nella scoperta di un mondo che dietro ai numeri nasconde la vita e le dinamiche dell’impresa.
Parliamo di sostenibilità, tema ormai all’ordine del giorno in tutti i contesti professionali. Come si lega a un percorso nell’ambito del controllo e dell’auditing aziendale?
Il tema della sostenibilità ambientale e sociale nei processi produttivi ha un evidente impatto diretto sull’attività di reporting aziendale e conseguentemente sui bilanci delle imprese, principali documenti di rendicontazione. L’informazione legata ad aspetti non finanziari è oggi identificata con tre lettere: ESG (Environmental, Social, Governance). Con l’acronimo ESG si fa riferimento all’informativa non finanziaria che tutte le imprese dovranno comunicare sui tre aspetti rilevanti e cioè ambiente, tematiche sociali e governo dell’impresa. Si tratta di un’informativa focalizzata su aspetti qualitativi che devono però essere necessariamente quantificati e da oggi al 2030 si dovranno andare a consolidare professionalità idonee a supportare le imprese in tal senso. In questo contesto, quest’anno, per la prima volta, grazie anche al fatto che il tema della sostenibilità lato reporting e audit è stato quasi compiutamente normato, è prevista un’apposita sessione didattica legata alle verifiche degli ESG reporting, proprio nell’ottica di fornire una preparazione di base sulle tematiche in parola.
Il suo corso in “Auditing e Controllo Interno” è uno dei più importanti all’interno di questo master. Inoltre, fa parte della Faculty del Master da molti anni. Ricorda alcuni casi di particolare successo? Alcuni studenti che hanno raggiunto grandi obiettivi dopo il master in BBS?
Sono un “decano” del Master poiché faccio parte ininterrottamente del corpo docente fin dalla prima edizione e qui potrei citare i casi di ben due studenti laureati in giurisprudenza che in 6 mesi di aula superano i selettivi e durissimi colloqui di ammissione in una delle “big four” dell’audit, oppure di una nostra studentessa che è giunta seconda alle selezioni nazionali di una società di revisione internazionale ed è volata a Bucarest per un corso a livello europeo ancor prima di essere assunta, o ancora di un nostro studente che a 25 anni lavora in Lussemburgo e si occupano di audit di fondi di private equity o ancora dei tantissimi che sono dirigenti d’azienda. Ma credo sia riduttiva una visione di questo tipo. È mia opinione che tutti i partecipanti non solo abbiano raggiunto grandi obiettivi, ma siano andati oltre. Mi spiego meglio: non esiste un concetto univoco di grande obiettivo, bensì un concetto personale e soggettivo di ciò che rappresenta un obiettivo per ciascuno di noi e quanto esso sia grande. Ecco, in quest’ottica ritengo che tutti i partecipanti siano andati oltre quelle che erano le loro attese in termini di obiettivi e – voltandosi indietro a distanza di mesi o di anni – si siano stupiti del percorso fatto. In questo percorso una parte del merito va sicuramente ascritto al Master in FCA che a tutti loro ha dato il via!
Se dovesse indicarci i tre punti di forza del Professional Master in Finanza, Controllo e Auditing di BBS, quali sarebbero?
Non esistono tre punti di forza, ne esiste uno solo, che però rende unico il Master in Finanza Controllo e Auditing: l’esperienza di vita. I ragazzi che andiamo ad ammettere al corso vengono selezionati sulla base del loro potenziale e non solo del curriculum scolastico; li prendiamo sotto le nostre “cure” e gli facciamo conoscere cosa possono riuscire a fare, quale è il loro potenziale inespresso, in un percorso tanto duro quanto stimolante. E dopo 6 mesi di aula li abbiamo letteralmente cambiati! Complice di tutto questo è anche la nostra magnifica sede che isola dal resto del mondo e rende unica e inimitabile questa esperienza di vita.