Il corso di Business Plan ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti le conoscenze e le competenze per raccogliere ed elaborare informazioni relative a nuove idee imprenditoriali o existing business, per assumere decisioni e pianificare lo sviluppo sostenibile nel tempo dell’impresa. Il corso si articolerà alternando esperienze didattiche a testimonianze aziendali di massimi esperti dei principali temi affrontati: dalla costruzione della business idea, passando per la market analysis e la pianificazione, fino alla gestione relazione con il network imprenditoriale ed alla raccolta di finanziamenti.
La modalità didattica scelta, caratterizzata da numerosi confronti con la realtà pratica, si fonda sulla convinzione che alcune skills necessarie per realizzare un progetto imprenditoriale di successo non possano essere insegnate. L’inventiva, la passione, la creatività alla base del processo di business planning vanno coniugate con le conoscenze metodologiche che permettono di creare un framework al quale riferirsi per massimizzare le possibilità di riuscita.
Il corso si rivolge sia a coloro che hanno già un’esperienza in azienda e desiderano affinare in modo professionale le proprie competenze in materia di pianificazione, sia a chi si ritrova per la prima volta a dover gestire la genesi di un progetto imprenditoriale.
Il corso si articola in 4 giornate on campus la cui fruizione sarà full time in italiano. In aggiunta alle lezioni on-campus, sono previste attività di auto-apprendimento, due sessioni serali online da due ore ciascuna per il supporto didattico al corso ed ai progetti dei partecipanti.
Accreditamento
Bologna Business School è accreditata EQUIS – EFMD Quality Improvement System, uno tra i più importanti sistemi internazionali di valutazione della qualità e del miglioramento continuo delle Scuole di management e business administration.
Paolo Di Marco
Direttore Esecutivo
paolo.dimarco@bbs.unibo.it
" In un contesto competitivo in continua evoluzione, caratterizzato da sfide pressanti come la globalizzazione, la sostenibilità, i sistemi di intelligenza artificiale, la complessità dei processi decisionali aumenta notevolmente, e con essa la necessità affrancarsi dall’intuito imprenditoriale e di affidarsi a dati e informazioni, raccolti in documenti pianificazione. Chiunque si trovi coinvolto in un progetto d’impresa, dalle corporation alle startup, deve possedere talento innovativo, e allo stesso tempo padroneggiare gli strumenti che consentano di raccogliere nel modo corretto le informazioni, costruire ipotesi di scenario, supportarle con previsioni economico-finanziarie, al fine di produrre Business Plan credibile ed affidabile. Sono queste le caratteristiche che aprono le porte dei network imprenditoriali come incubatori ed acceleratori, e successivamente dei finanziatori necessari alla realizzazione del progetto, di cui tratteremo nell’ultima parte del corso. "
Laura Toschi
Direttrice Didattica
laura.toschi@bbs.unibo.it
" Il filosofo latino Seneca diceva che se non si conosce la rotta da seguire, nessun vento sarà favorevole. In ambito imprenditoriale non c’è detto più vero. Il business plan è uno strumento fondamentale per chiunque intenda sviluppare progetti di business innovativi perchè rappresenta una mappa da seguire per gestire al meglio le innumerevoli complessità che tale percorso pone. "
Il corso si articola in quattro giornate full-time, tra loro connesse da due settimane in cui i partecipanti potranno dedicarsi ad attività di auto-apprendimento e partecipare a due sessioni online di due ore ciascuna, in orario serale, dedicate al supporto didattico al corso ed ai progetti di Business Plan dei partecipanti.
Le sessioni didattiche sono:
La frequentazione del corso consentirà di raggiungere i seguenti obiettivi formativi:
La caratteristica che accomuna gli imprenditori di ogni settore è una spiccata capacità visionaria, di creazione e di immaginazione, che trova la sua espressione nella nascita di un’impresa. Ciò che differenzia un imprenditore da un inventore è l’abilità di ricondurre ad un’impostazione definita l’estro creativo, dando origine ad un’organizzazione aziendale con processi, ruoli e responsabilità.
Il passaggio intermedio tra l’idea innovativa e la nascita dell’organizzazione è la formalizzazione di una Business Idea: si tratta di individuare un prodotto, un servizio, o una loro combinazione, in cui il cliente riconosca valore e per cui sia disposto a pagare un prezzo.
Dalla visione e dalla cultura dell’imprenditore scaturisce un insieme di valori che guidano l’organizzazione nel suo agire quotidiano per raggiungere uno scopo ultimo, raccolti dalla Vision. Su un orizzonte temporale più ristretto, la Mission si rivolge ai clienti e chiarisce perché l’impresa esiste e compete in un determinato mercato.
Business Idea, Vision e Mission sono gli elementi primi e più embrionali del Business Plan, e costituiscono il riferimento per quanto si sviluppa in seguito, dalla strategia fino all’approccio al mercato.
Gli argomenti che verranno approfonditi sono:
Attraverso le testimonianze dei nostri docenti verranno poi approfonditi i seguenti temi:
Il Business Plan è un documento che si insedia all’interno dei più ampi processi di integrazione strategica, attraverso i quali vengono prodotti diverse tipologie di piani, necessari per guidare l’intera l’organizzazione nel suo agire, allineando e coordinando le sue risorse. In base al livello di dettaglio ed alla collocazione temporale, si distinguono in:
La pianificazione strategica, per essere applicata operativamente, necessita di un ulteriore grado di stratificazione, ovvero il Business Plan. Questo documento espone sinteticamente le informazioni chiave di una nuova iniziativa ed i risultati della sua possibile implementazione. Negli existing business sono redatti diversi Business Plan con funzione di sottolivello del Piano Industriale, mentre nelle startup, dove l’impianto strategico risulta assente o acerbo, il Business Plan acquista un ruolo di primo rilievo per pianificare l’avvio dell’attività e ricercare l’accesso a finanziamenti.
Il modulo approfondisce questi argomenti:
La fase di analisi del contesto competitivo riveste un ruolo di grande importanza il comprendere appieno le esigenze del cliente e formulare una strategia mirata. Per le imprese nascenti, il Business Plan deve essere particolarmente accurato nella stima del mercato potenziale altrimenti definito come mercato target o addressable market. Tale iniziativa risulta non facile soprattutto quando si introducono innovazioni radicali, ma l’utilizzo di fonti autorevoli e il ricorso a consulenze specializzate possono incrementare la credibilità dell’output.
Attraverso l’analisi delle caratteristiche del mercato e dei competitor è possibile definire nel dettaglio la strategia competitiva, e la Customer Value Proposition che consenta di massimizzare il valore, rendendolo sostenibile nel tempo, privilegiando l’approccio della “customer centricity”. Si definisce quindi la fattibilità di mercato dell’idea di business.
Nello scenario attuale non esistono praticamente più mercati di massa, dunque è fondamentale conoscere le caratteristiche di ciascun segmento target e prevedere per ognuno un preciso marketing mix. Per alcuni prodotti o servizi, la relazione con il cliente richiede un livello di specializzazione ancora maggiore, e viene impostata in modo differente per ogni lead, prospect, cliente. A tal fine assume un’importanza cruciale il sistema di Customer Relationship Management.
Verranno affrontati i seguenti temi:
Dopo aver affrontato nelle prime due giornate l’aspetto strutturale del Business Plan e lo studio della fattibilità di mercato, l’attenzione va posta sulla fattibilità organizzativa e su quella economica.
L’impresa deve identificare le attività che creano il valore offerto al cliente tramite la Customer Value Proposition e strutturare i propri processi e la propria organizzazione attorno ad esse, dando origine a una rappresentazione definita catena del valore. La modalità attraverso cui l’azienda si inserisce in un sistema in cui crea, distribuisce e raccoglie valore, grazie alle relazioni con altre organizzazioni, viene chiarita dal Business Model. Ad oggi, le sfide della sostenibilità, della tecnologia, dell’digitalizzazione e dell’avvento delle potenzialità derivanti dalle applicazione AI e della rapidità di evoluzione del contesto competitivo hanno implicazioni di cui verranno osservati i risvolti nel processo di business modelling (business model canvas, lean business model) e nelle configurazioni aggregate dei Business System.
L’affidabilità del Business Plan viene conferita dalla fase finale di verifica economico-finanziaria, attraverso cui si classificano e si stimano le risorse in possesso dell’azienda e quelle necessarie ad implementare la strategia del Business Plan. Oltre ai dati numerici, occorre inserire i presupposti che sono alla base dei risultati prospettati, per garantire una maggior aderenza alla situazione che si andrà a realizzare, elaborare diversi scenari a seconda che le condizioni future siano più o meno favorevoli.
Tra i temi affrontati:
La stesura di un Business Plan credibile ed affidabile costituisce la base di partenza per il successo dell’impresa, ma è la sua corretta implementazione a determinare i risultati.
Gli obiettivi strategici enunciati nel Business Plan devono essere tradotti operativamente per guidare l’azione delle risorse. Per definire i progetti da implementare ed i connessi sistemi di monitoraggio può essere utilizzato anche un sistema di KPI strategici o delle Balanced Scorecard.
La Balanced Scorecard (BSC) è un sistema di controllo strategico che si basa sul collegamento tra strategia e gestione quotidiana dell’azienda. La BSC supera l’approccio tradizionale di valutazione della performance basato esclusivamente su indicatori finanziari, fornendo una prospettiva più equilibrata che tiene conto di quattro aree chiave: economico-finanziaria, dei clienti, dei processi interni e di apprendimento e crescita. L’idea è quella di misurare le performance in ognuna di queste quattro prospettive per valutare l’efficacia complessiva dell’organizzazione. Verrà proposta anche una Sustainability Balanced Scorecard (SBSC) che include un’ulteriore prospettiva imprescindibile: quella del Pianeta.
Tra gli argomenti affrontati:
Attraverso le testimonianze si approfondirà anche:
La corretta stesura di un Business Plan credibile ed affidabile passa sia per lo studio delle tre fattibilità (di mercato, organizzativa, economica) che per una corretta impostazione del documento. A tal proposito verranno brevemente presentate le parti essenziali di cui il Business Plan deve essere costituito: l’executive summary, il corpo e gli allegati, specificando le funzioni di ognuno.
Il documento nella sua forma finale consente di presentare a terzi l’idea imprenditoriale con la massima efficacia. Tra le possibilità che seguono la formalizzazione del Business Plan, verrà osservato come vi siano diverse opzioni per sostenere la nascita della startup o la crescita dell’impresa esistente, dagli ecosistemi di incubazione ed accelerazione, alle diverse tipologie di finanziamento, sia private sia pubbliche.
Incubatori ed acceleratori sono ambienti di aggregazione che investono su idee di business promettenti, non attraverso l’erogazione diretta di risorse finanziarie, ma con l’inserimento della startup in un ecosistema che conferisce al business maggiore struttura e scalabilità, talvolta preparando la startup per l’accesso a finanziamenti successivi.
Il capitale necessario allo sviluppo del Business Plan deve essere reperito attraverso le modalità che creino maggior valore per l’impresa, optando per un opportuno bilanciamento tra capitale di debito e capitale proprio. La distinzione tra le imprese mature che implementano nuovi progetti e le startup nascenti è netta, stante i benefici fiscali del debito e il rischio contenuto delle prime, e la debole struttura associata ad un alto rischio delle seconde.
Tra gli argomenti affrontati, sia in modo tradizionale che attraverso diverse testimonianze ed una tavola rotonda, orientata a rappresentare attraverso esperienze dirette le principali possibilità di finanziamento e crescita:
I Docenti di questo corso hanno profili professionali eterogenei per competenze ed interessi, ma accomunati dalla provenienza dal mondo delle imprese. Questo consente di portare in aula l’esperienza diretta relativa ad aspetti della realtà essenziali per la stesura di un Business Plan credibile ed affidabile.
I docenti di Bologna Business School lavorano insieme per offrire standard di insegnamento di livello elevato. Un approccio internazionale e interdisciplinare è garantito da un team composto da accademici italiani, visiting professor, guest speaker e top manager.
Laura Toschi
Professoressa Associata di Imprenditorialità e Innovazione
Università di Bologna
Paolo Di Marco
Founding Partner
PDFOR Consulenza Direzionale
Daniele Rimini
Consulente
PDFOR - Consulenza Direzionale
Stefano Verde
Direttore Centrale Strategia
Gruppo Hera
Stefano Taioli
CEO
ABC Company
Isella Vicini
Direttore European Funding Development
Warrant Hub
Sergio Barel
Presidente
Brovedani Group Spa
Il networking si sviluppa tra gli studenti della stessa classe, tra i partecipanti e i docenti, tra i partecipanti e i testimoni, nonché con studenti di altri percorsi o di edizioni precedenti dello stesso programma.
I partecipanti inoltre potranno entrare in contatto con l’Entrepreneurship Hub di Bologna Business School, un collettore e catalizzatore di esperienze imprenditoriali, punto di incontro per tutti coloro che vogliono creare o fare crescere la propria impresa innovativa.
Nel corso degli anni, i nostri partner sono stati costantemente coinvolti nelle varie attività che compongono la struttura dei nostri programmi. Società appartenenti al nostro network partecipano a project work e lezioni master; essi contribuiscono attivamente a introdurre relatori ospiti e l’organizzazione di visite in azienda. I nostri partner sono i nostri primi sostenitori: sponsorizzano varie borse di studio, ospitano stage degli studenti e forniscono opportunità professionali per i laureati.
Le imprese partner di Bologna Business School sono:
AEROPORTO G. MARCONI ASSICOOP BOLOGNA METROPOLITANA AUTOMOBILI LAMBORGHINI BOLOGNA FIERE BREVINI POWER TRANSMISSION CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA CAMERA DI COMMERCIO DI FERRARA CAMERA DI COMMERCIO DI FORLÌ-CESENA CAMERA DI COMMERCIO DI MODENA CAMERA DI COMMERCIO DI RIMINI CAMST CARPIGIANI GROUP CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA CONFCOMMERCIO EMILIA ROMAGNA CONFINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA COSWELL DATALOGIC DUCATI MOTOR HOLDING ENEL ENGINEERING INGEGNERIA INFORMATICA EXPERT SYSTEM FALORNI FASTWEB FERRARELLE FERRARI FERRETTI GROUP FINALMA FONDAZIONE CARISBO FONDAZIONE CASSA RISPARMIO CESENA FONDAZIONE CASSA RISPARMIO DI CENTO FONDAZIONE CASSA RISPARMIO DI IMOLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CARPI FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI PADOVA E ROVIGO FONDAZIONE G. MARCONI FONDAZIONE IBM ITALIA FONDAZIONE ISABELLA SERÀGNOLI FONDAZIONE DEL MONTE DI BOLOGNA E RAVENNA FONDAZIONE PER LA COLLABORAZIONE TRA I POPOLI FOOD TREND FOUNDATION FURLA GOOGLE ITALIA GRANAROLO GROUPM GRUPPO COESIA GRUPPO SISTEMA H-ART HSPI HAWORTH HERA HORSA IBM ITALIA IMA ICONSULTING INTESA SAN PAOLO KPMG ADVISORY LABORATORI GUGLIELMO MARCONI LANDI RENZO LEGACOOP BOLOGNA LIGHTHOUSE MANUTENCOOP MAPE MAPS MASAI ITALIA MASERATI MICROSOFT ITALIA MONTENEGRO N.C.H. NUOVI CANTIERI APUANIA OLIDATA ONIT GROUP OPERA SANTA MARIA DEL FIORE PHILIP MORRIS ITALIA POLTRONESOFÀ REGIONE EMILIA-ROMAGNA RICOH S.E.C.I. GRUPPO INDUSTRIALE MACCAFERRI SAP SCS CONSULTING STMICROELECTRONICS SCHNEIDER ELECTRIC SEPS TECHNOGYM TEUCO THE BOSTON CONSULTING GROUP TOYOTA MATERIAL HANDLING ITALIA TREVI GROUP UMBERTO CESARI UNICREDIT UNIEURO UNINDUSTRIA BOLOGNA UNIPOL VEM SISTEMI VERONESI VIABIZZUNO VIDEOWORKS VOLVO CAR ITALIA WPP ITALIA YOOX NET-A-PORTER GROUP
La quota di iscrizione all’intero programma è pari a:
La quota comprende la frequenza al programma, tutto il materiale di studio disponibile attraverso la piattaforma on line e l’accesso ai servizi di Bologna Business School, che includono: account personale wi-fi Alma, utilizzo delle aree studio e accesso alla palestra interna.
Sono previste agevolazioni:
Alumni e Aziende possono verificare la disponibilità di voucher presso il Fondo Interprofessionale di riferimento:
Fondimpresa – per quadri / middle management
Fondo Dirigenti PMI – per dirigenti di PMI industriali
Fonditalia Fondirigenti – per dirigenti
Fon.Coop – per aziende cooperative
Il corso è riservato ad un massimo di 30 partecipanti.
Per iscriversi è sufficiente scaricare la scheda di iscrizione ed inviarla tramite email.
Scheda di iscrizione a titolo aziendale Scheda di iscrizione a titolo individualeAl termine del percorso viene rilasciato un diploma di partecipazione (previo il raggiungimento dell’80% delle ore d’aula).
I documenti utilizzati in aula ed eventuali letture di approfondimento o esercitazioni saranno caricate nella nostra piattaforma, le cui credenziali saranno consegnate in aula.
Qualora un gruppo di colleghi volesse partecipare al programma, è possibile contattare il Program Manager per valutare un prezzo di partecipazione ad hoc.
I nostri corsi brevi non richiedono un percorso di studi specifico. E’ importante avere alle spalle alcuni anni di esperienza lavorativa utili a poter contribuire, all’interno dell’aula, apportando casi reali affrontati e soluzioni adottate durante l’attività lavorativa.