AI e crescita personale: come l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro

Ottobre 22, 2024

Intervista a Cristiano Boscato, Top 100 Manager Italiani secondo Forbes e docente BBS.

Nel 2024, l’intelligenza artificiale ha conosciuto un’accelerazione senza precedenti, rivoluzionando il modo in cui aziende e individui lavorano e collaborano. Abbiamo chiesto a Cristiano Boscato, recentemente inserito per la seconda volta tra i Top 100 manager italiani di Forbes, di condividere il suo punto di vista sui recenti sviluppi nel campo dell’IA e sulle prospettive future.

Docente in Bologna Business School, Cristiano insegna nei Professional Master in Artificial Intelligence and Innovation Management e Data Marketing and Analytics, oltre a tenere corsi su Digital Transformation nei programmi MBA. Nell’area Open Program, si occupa di Artificial Intelligence e Generative AI. Inoltre, è docente dell’Executive Master in AI for Business e dell’Executive Master in Sales and Marketing.

 

Cristiano, congratulazioni per essere stato inserito nuovamente nella classifica dei Top 100 manager italiani di Forbes! Torniamo a intervistarti dopo due anni non solo per congratularci per questo riconoscimento, ma anche perché quello che ci avevi raccontato su IA e Machine Learning si è concretizzato, tanto che oggi abbiamo percorsi formativi sempre più mirati e una quotidianità in cui l’AI generativa è quasi una commodity. Cosa ne pensi dei recenti sviluppi nel settore e quali sono le novità che ci aspettano nel prossimo futuro?

Grazie per le congratulazioni! È evidente: i recenti sviluppi dell’Intelligenza Artificiale hanno visto l’IA generativa affermarsi come una vera e propria commodity, integrata nella quotidianità delle aziende e delle persone, come anticipavo già anni fa. Oggi, difficilmente trovo aziende che non stiano ragionando su progetti legati all’IA generativa. Tuttavia, mi colpisce come spesso si limitino a discutere questioni tecnologiche, o peggio, siano frenate dai timori legati ai cambiamenti. Si parla molto dei rischi, poco dei casi d’uso concreti. E soprattutto, c’è ancora scarsa conoscenza di cosa sia davvero l’IA.

L’IA ha il potenziale per trasformare radicalmente non solo i processi aziendali, ma anche il modo in cui collaboriamo e innoviamo. Questa tecnologia ci permette di automatizzare compiti complessi e generare contenuti a velocità inimmaginabili, ma credo che la vera svolta sarà nel passaggio dall’IA come semplice strumento a una forma di collaborazione simbiotica tra intelligenza artificiale e umana.

Prevedo che i prossimi sviluppi si concentreranno su un’IA umanocentrica, dove la tecnologia sarà sempre più orientata al miglioramento delle nostre qualità intellettive, emotive e sociali. Vedremo applicazioni che non solo imitano l’intelligenza, ma collaborano attivamente con noi per risolvere problemi complessi, dall’educazione alla salute, dalla gestione delle risorse al cambiamento climatico.

 

In un tuo recente post su LinkedIn hai invitato a guardare avanti e costruire un “ecosistema in cui il miglioramento delle persone stimoli il progresso delle organizzazioni“. Quale ruolo pensi che l’intelligenza artificiale possa giocare nel migliorare la crescita personale e organizzativa?

L’intelligenza artificiale può diventare il catalizzatore di un nuovo paradigma di crescita, dove il miglioramento personale è strettamente legato alla crescita delle organizzazioni.

Immagino un futuro in cui gli algoritmi non solo ottimizzano processi, ma forniscono una guida costante per il miglioramento continuo. Ad esempio, l’IA può facilitare un apprendimento personalizzato, offrendo feedback in tempo reale e aiutando ciascuno di noi a diventare un manager migliore, più empatico e con una visione più ampia. Già oggi l’IA ci supporta nel prendere decisioni informate, generare contenuti, scrivere codice e ottimizzare la nostra produttività.

La crescita del business dipende dalla capacità di combinare strategia e tecnologia: un equilibrio tra intuizione, creatività, analisi ed empatia. La tecnologia non è il fine, ma un facilitatore che permette alle persone di esprimere il proprio potenziale. Quando le persone si realizzano e trovano soddisfazione nel proprio lavoro, il business non può che prosperare.

 

In qualità di docente nei Master Executive e Professional di BBS e Direttore Esecutivo dell’Open Program in Artificial Intelligence e Generative AI, quali sono gli aspetti che ritieni più importanti nel formare i leader di domani? In che modo questi corsi preparano i manager ad affrontare le sfide legate all’adozione dell’intelligenza artificiale e quali competenze ritieni indispensabili?

Nel contesto attuale, le aziende devono superare la rigida separazione tra hard e soft skills, convergendo verso un concetto di competenze integrate, chiamate oggi fusion skills. Queste competenze trasversali permettono di mantenere la singolarità umana rispetto alla tecnologia.

Questo approccio richiede una combinazione di pensiero analitico, creativo, decisionale, unita a empatia, resilienza e visione a lungo termine. Senza dimenticare il piacere di ciò che si fa: se non ci si diverte, è difficile avere successo nel lungo termine.

Le competenze chiave includono l’apprendimento continuo, l’alfabetizzazione tecnologica, l’affidabilità, la leadership e la gestione dei talenti. Solo integrando queste capacità con la consapevolezza di sé, le persone e le organizzazioni saranno in grado di affrontare le sfide del futuro, in un mondo dove la tecnologia amplifica ma non può sostituire completamente il valore umano.

Per quanto riguarda l’AI, è cruciale che i leader di domani sviluppino una comprensione profonda dell’IA, non solo come strumento, ma come partner strategico. I programmi formativi a Bologna Business School puntano a formare manager capaci di sfruttare l’IA per decisioni più informate e innovative, con un’attenzione particolare all’etica e alle implicazioni sociali legate a queste tecnologie. Prepariamo i leader a interrogarsi non solo su cosa può fare l’IA, ma su come dovremmo utilizzarla per trasformare le aziende in ecosistemi che migliorano realmente la nostra vita.



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