Come i programmi MBA promuovono il pensiero imprenditoriale

Maggio 15, 2024

Intervista a Marcello Russo, Ph.D., Professore Ordinario di Organisational Behavior e Gestione delle Risorse Umane presso l’Università di Bologna (dove è anche membro della Commissione Ricerca). In BBS, Marcello è Direttore del Global MBA e Direttore Associato del Corporate Ferrari Global Executive MBA.

 

 

Come possiamo definire la nozione di pensiero imprenditoriale? Quanto è importante che questo atteggiamento faccia parte del background di un manager?

Oggi, anche nella valutazione del ranking internazionale dei programmi Global MBA un ruolo importante viene attribuito al numero di start-up create durante l’MBA. È un criterio su cui tutte le Business Schools lavorano.

In Bologna Business School abbiamo eventi dedicati a questo “mondo”, come lo Start Up Day: giornate dedicate ad avvicinare studenti e mondo start-up per stimolare il pensiero e la voglia di lanciare una nuova impresa. Qualche settimana fa, ad esempio, in Villa Guastavillani due alumni BBS hanno presentato la loro start-up E-ssence, il primo service di electric boat sharing in Italia, di cui si sta parlando molto.

Dobbiamo distinguere tra figure imprenditoriali e mentalità imprenditoriale, quella che chiamiamo imprenditorialità, il concetto di empowerment: la conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni.

Nei Global MBA BBS, proponiamo corsi di Business Planning, per cui gli studenti sono chiamati a proporre idee imprenditoriali e business plan giudicati da executives e investitori, con la conseguente creazione di un network subito operativo e pronto a spingere una buona idea imprenditoriale.

In tutti i track, infine, gli studenti partecipano proattivamente a challenge e alla preparazione di progetti innovativi.

 

 

In che modo il programma Global MBA promuove e sostiene attivamente gli studenti nel coltivare una mentalità imprenditoriale?

Con molte iniziative spesso informali: abbiamo corsi dedicati alla preparazione dei business plan, ma quello che conta di più sono i contatti con imprenditori, i consigli che possono venire dal dialogo con investitori come Alec Ross, possessore di un fondo d’investimento e insegnante nel nostro Global MBA.

Poi, non dimentichiamo il legame con l’Università di Bologna e il suo servizio Almacube, hub innovativo di UniBo e Confindustria Emilia Area Centro.

Ma la parte più rilevante di questo percorso si fa qui, nelle aule di Bologna Business School, dove gli studenti si incontrano e confrontano in classi dal background culturale e dalle provenienze più disparate e con docenti internazionali, imprenditori ed executives di aziende globali.

 

 

Come trovare l’equilibrio tra una solida base di conoscenze relative alle discipline manageriali e l’agilità del sapere focalizzato sugli argomenti più diversificati, trattati con approccio innovativo?

Questo è uno degli elementi che rende unico il Global MBA di Bologna Business School: il fatto che sia un percorso che è un misto fra un MBA e un Master verticale. Strutturiamo un piano di studi che gli studenti scelgono con Corsi Core, Corsi Track-Specific e Professional Development Clinic: seminari molto focalizzati su temi come leadership, sostenibilità, cross-cultural management.

I diversi track sono ovviamente differenti tra loro, ma hanno strutture comparabili: tutti sono creati per dare la possibilità agli studenti di analizzare business models e apprendere le strategie migliori, le best practices per avere successo nel mondo del lavoro.

Il fil rouge che lega i quattro track – un discorso a parte merita Green Energy and Sustainable Businesses che è fondamentalmente un Global MBA trasversale – è il tema del lusso sposato al Made in Italy.

BBS ha una struttura snella, veloce nel cogliere i trends e sempre attenta alle sfide del mercato: per questo, è in grado di offrire un punto di vista sempre fresco e consapevole sugli argomenti trattati nei corsi.

 

 

La collaborazione e il networking sono fondamentali per gli imprenditori. In che modo il programma Global MBA facilita i collegamenti con advisor, mentor, executives per sviluppare le capacità imprenditoriali degli studenti?

La cultura della start-up fa parte del DNA di BBS: è ciò che permette di rispondere con rapidità agli stimoli sia di studenti e docenti di provenienza internazionale, sia del mercato. Grazie alla presenza di docenti internazionali molto attivi dal punto di vista della ricerca, spesso abbiamo in aula la testimonianza diretta delle sfide che vengono affrontate nel mondo del lavoro.

Un’importante e recente innovazione di BBS, poi, è quella dell’inserimento di alter-ego nei corsi: un manager, imprenditore o una figura professionale che viene direttamente dal mondo business va a controbilanciare l’insegnamento del professore di provenienza accademica. Non si tratta di conferenze o testimonianze, ma di un vero e proprio ruolo di docenza. In questo modo, i due profili si incontrano nella gestione del programma e gli studenti possono vedere in aula l’applicazione pratica dei concetti studiati.

Infine, i programmi dei Global MBA di Bologna Business School sono disegnati da un Programme Advisory Committee (PAC) formato da executives di aziende globali. Questo porta BBS a sviluppare anno dopo anno percorsi di studio non solo capaci di fornire le migliori conoscenze manageriali, ma anche in grado di rispondere alle richieste del mercato e, quindi, pensati per l’immediato ingresso nel mondo del business.



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