Gian Franco Murrone, alumnus dell’Executive MBA di Bologna Business School e Project Portfolio Manager in Credem Banca, ha saputo trasformare il proprio percorso professionale grazie agli strumenti e alle competenze acquisite durante il master. In questa intervista ci racconta come l’EMBA gli abbia permesso di affrontare le sfide del settore finanziario con nuovi strumenti e uno sguardo aperto all’innovazione. E per chi sta pensando di intraprendere lo stesso percorso, alcuni preziosi consigli da portare con sé.
In che modo l’EMBA di Bologna Business School ti ha aiutato a costruire il percorso professionale che volevi in generale e a gestire progetti complessi in particolare?
Negli anni ho avuto la fortuna di misurarmi con molti ruoli all’interno dell’azienda e avere a che fare con responsabilità e complessità crescenti. Sono parte di un’azienda che crede molto nella job rotation come strumento di sviluppo professionale. Avevo consolidato un’esperienza significativa in ambito sales a varie gradazioni, sia di rete sia di direzione, e cercavo un’esperienza che mi consentisse di allargare il perimetro di comprensione e influenza ad altre aree organizzative, per continuare a contribuire all’evoluzione del gruppo da altre angolazioni. L’EMBA ha stuzzicato in me molte curiosità, soprattutto in ambito innovation & strategy, che hanno trovato una certa convergenza in azienda proprio nel mezzo del percorso di Master. Lavoro in un settore interessato da scenari evolutivi rilevanti che andranno governati e guidati – penso all’open banking in senso lato e alle interessenze con il mondo fintech e delle startup innovative o a tutto il percorso di Change a cui il banking e financial services darà concretezza nei prossimi anni. L’EMBA mi ha dato una serie di strumenti utili a leggere e interpretare velocemente questi scenari, chiavi di accesso indispensabili per intercettare i trend e generare valore per l’organizzazione e per le persone. Per dirla in una battuta: il suo potenziale è in piena fase espansiva.
Diciamo spesso che in BBS è possibile costruire la propria “cassetta degli attrezzi” ideale per crescere professionalmente. Ci sono strumenti, metodologie, hard o soft skills apprese durante il master che utilizzi consapevolmente nel tuo lavoro di Project Portfolio Manager?
È un cammino ad alta intensità e densità, costellato da inspiration talk di livello internazionale e la mia cassetta degli attrezzi ha due tag principali: ampiezza e profondità. Non c’è alcuna dicotomia, perché l’EMBA ti allena ad ampliare il punto di osservazione per trovare ispirazione, ad ascoltare in modo attivo e rilevare elementi utili anche in mondi apparentemente distanti. In questo modo diventa più semplice andare rapidamente in profondità, cogliendo ciò che è necessario per prendere decisioni in modo consapevole in scenari VUCA by design. È una palestra – a tratti molto impegnativa – che, grazie anche al continuo scambio con i colleghi Alumni, continua anche dopo aver concluso questo percorso tanto affascinante quanto faticoso.
Perché frequentare un Executive MBA e perché farlo in BBS?
Una vecchia poesia recita “Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo” e frequentare un Executive MBA ha dato una risposta al mio desiderio di giocare in grande. Un EMBA è un’esperienza trasformativa, una vera migrazione potenziante. La dico con una battuta: significa dimostrare a se stessi e al mondo in cui si è immersi che si è all’altezza dei propri sogni, essere piloti del proprio personalissimo volo e non semplici passeggeri. Perché farlo in BBS? I motivi sono molti, alcuni dei quali noti e facili da riscontrare in una brochure, per cui mi concentrerò su ciò che è apparentemente un intangible asset che trovo caratterizzante avendo visto da vicino anche altre business school e conoscendo molto bene la regione in cui BBS vive. Qui in Bologna Business School è possibile trovare uno dei tratti distintivi che hanno reso l’Emilia Romagna una terra di eccellenze riconosciute in tutto il mondo ossia la capacità di tenere insieme una visione di lungo termine, un sano pragmatismo ed un approccio human oriented che rende il percorso molto contemporaneo. In un’epoca ad altissima complessità, in cui le interdipendenze la fanno da padrone, il programma Executive MBA di BBS è un percorso in cui si costruisce un nuovo vocabolario attraverso il quale interpretare e guidare le organizzazioni, è una mappa le cui coordinate aprono orizzonti molto affascinanti e stimolanti.
Per concludere, puoi condividere con noi e con i futuri studenti 3 parole chiave da tenere a mente quando si inizia l’EMBA in BBS?
Vi lascio con 3C: curiosità, cambiamento e collaborazione. Un Executive MBA è un atto di consapevolezza che nasce come azione individuale ma poi assume rilevanza collettiva, perché riverbera i propri effetti anche sugli altri. A tal proposito, prendo in prestito una frase che rende bene il senso di questo percorso, ai futuri studenti vorrei dire che “se si sogna da soli, è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”.