Claudio Sartori, Professore ordinario e Coordinatore Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica dell’Università di Bologna, espone la sua idea su uno dei mestieri del futuro.
“Il Data Scientist può contribuire alla formulazione delle strategie aziendali utilizzando la propria conoscenza della natura del business dell’organizzazione, delle prestazioni dei vari settori e delle tendenze di crescita. È fondamentale anche la sua capacità di comunicazione, di rendere i dati accessibili. Molto del contributo strategico che può portare il Data Scientist sta proprio qui, nella capacità di conoscere l’organizzazione e di rendere esplicito quello che i numeri, da soli, alle volte non riescono a dire. Si tratta di riuscire a rendere i dati fruibili, per aiutare nel processo decisionale e nella leadership di un’organizzazione.
Poi ci sono gli aspetti più operazionali, anche questi fondamentali per far fare un salto di qualità ai processi aziendali tout-court. Sviluppare i metodi e gli strumenti per esaminare e interpretare i dati, integrare le proprie competenze statistiche e di programmazione nelle attività ordinarie aziendali e, ancora una volta, rendere noti e chiari i dati all’interno dell’organizzazione.
Entrambi i filoni richiedono un forte nucleo di competenze comuni, ed è comunque prevedibile che al Data Scientist possa essere richiesto di passare da un’area all’altra, al variare delle necessità aziendali e della composizione dei gruppi di lavoro.
In estrema sintesi si potrebbe dire che lo strategico pone gli obiettivi e le domande, mentre l’operazionale fornisce le risposte. Anche chi pone le domande deve però avere ben chiaro cosa ha senso chiedere e cosa occorre per mettere in condizione di rispondere. Quando l’organizzazione disporrà di domande e risposte utilizzerà il contributo dei Data Scientist e di altri profili professionali (ad esempio i programmatori) per mettere in pratica le soluzioni trovate.”
– Claudio Sartori, Professore ordinario e Coordinatore Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica dell’Università di Bologna, Direttore Scientifico del Master in Data Science di Bologna Business School.