In che modo l’EMBA di Bologna Business School ti ha aiutato a costruire il tuo percorso professionale e qual è il plus che hai ottenuto rispetto alla tua formazione scientifica?
Ho deciso di studiare matematica quando avevo 9 anni. Ho seguito un percorso accademico tradizionale fino a che, a un certo punto, ho dovuto cambiare direzione e affrontare la sfida di ripensare completamente la mia futura identità.
L’EMBA mi ha aiutato a capire che il cambiamento può portare nuove sfide che possono anche essere intese come nuove opportunità. Inoltre, ho scoperto qualcosa di me che non mi aspettavo: sono una persona dinamica e un percorso accademico tradizionale non può soddisfare questa mia esigenza, come non lo può fare un percorso aziendale. Ho imparato che per trovare soddisfazione nel mio lavoro devo affrontare una sfida completamente diversa: unire la mia formazione scientifica con il mio background aziendale.
In BBS è fondamentale l’approccio “learning by doing”. Ci sono strumenti, metodologie e skills (hard e soft) apprese durante l’EMBA che utilizzi oggi nel tuo lavoro di Finance Manager?
La competenza più importante che ho appreso e che cerco di utilizzare ogni giorno nel mio lavoro è l’intelligenza emotiva. In un mondo pieno di intelligenza artificiale, le persone hanno bisogno di essere ascoltate, comprese e supportate. Il corso di leadership è stato particolarmente importante da questo punto di vista.
C’è, poi, una cosa che non ho amato quando mi ci sono dovuto confrontare, ma che si è rivelata molto utile: rispettare i tempi ed essere elastici. Sentirsi dire: “Se ti do sei mesi per un progetto, lo completerai in sei mesi. Se ti do solo due mesi per lo stesso progetto, troverai un modo per farlo in due mesi” è stato difficile. Ma imparare a fissare le scadenze è estremamente prezioso, perché oggi siamo abituati ad accettare scadenze imposte dagli altri, e così si rischia di perdere il controllo. Poi, in questo modo non impari a conoscere mai davvero i tuoi limiti.
Perché frequentare un Executive MBA e perché farlo in BBS?
Era maggio 2022 quando ho sentito il bisogno di un’educazione executive. Perché? Perché in quel periodo sono stato promosso da consulente a Vice Chief Operating Officer in una società italiana di medie dimensioni e, nonostante avessi più di 10 anni di esperienza, il mio background era in matematica. La persona per cui lavoravo in quel momento aveva un MBA, così ho iniziato a pensare che ne avessi bisogno anch’io. Ho iniziato a cercare programmi e, più cercavo, più capivo che mi serviva questo tipo di formazione. La maggior parte degli MBA che ho trovato erano programmi ‘tradizionali’, ma ciò che distingueva BBS era la sua attenzione alla digitalizzazione. Nel corso della mia carriera in aziende italiane di piccole e medie dimensioni, ho scoperto che almeno il 90% di queste perde soldi e tempo perché non sono digitalizzate. Ecco un motivo per cui ho scelto l’Executive MBA alla BBS.
Per concludere, quali consigli daresti a chi si approccia all’EMBA di Bologna Business School?
Ci sono essenzialmente tre lezioni chiave che ho imparato dall’EMBA alla BBS e non sono cose che puoi trovare nei libri:
Non sei solo in questo percorso.
I membri di un team sono come moltiplicatori: possono aumentare esponenzialmente il valore del team o distruggerlo.
Nelle ore più buie, scoprirai davvero chi sono i tuoi sostenitori.
Durante il programma, tutti capiscono rapidamente che ci sono altre persone in situazioni simili, indipendentemente dal loro percorso individuale. Questo aiuta molto perché, prima di iniziare il programma, potresti pensare: ‘Come riuscirò a gestire tutto questo se lavoro a tempo pieno, se ho una famiglia, se sto diventando genitore?,’ e così via.
La cooperazione vince sempre sulla competizione, ma devi trovare il team giusto. Il team giusto non è composto dai migliori in assoluto, ma da coloro che si adattano meglio a quel team. È come un puzzle: ogni pezzo si incastra perfettamente per creare l’immagine ideale.
Le uniche persone che si preoccupano davvero di te sono quelle che ti conoscono, ti consigliano e ti supportano, indipendentemente dalla sfida che stai cercando di affrontare. Non hai bisogno di centinaia di fan; ti servono solo pochi veri sostenitori.