Graduation Masterclass 2022 | Autenticità, Responsabilità, Comunità: le immagini del futuro

Settembre 21, 2022

Provare a immaginare il futuro, oggi più che mai, può diventare una vera e propria sfida. Una sfida che, però, è impossibile non cogliere quando si celebra un traguardo importante come quello raggiunto dagli oltre 880 diplomandi dei Master Universitari e dei Master Executive di BBS, che si sono riuniti lo scorso venerdì 10 settembre in Piazza Maggiore in occasione della Graduation Masterclass 2022

Desideriamo ripercorrere due discorsi che hanno rappresentato una vera e propria ispirazione non solo per i giovani con toga e tocco, ma anche per le famiglie e per tutti coloro che si sono fermati ad ascoltare. Due discorsi che vogliamo ricordare e portare con noi per l’anno accademico appena iniziato, nati dalla visione di chi può contare sull’esperienza e su solide competenze, certo, ma trova la sua forza più grande nell’aver saputo coltivare nel tempo doti come umanità, curiosità e passione.

 

Il primo è il discorso del Dean di Bologna Business School Max Bergami ai master, il secondo è il commencement speech quest’anno affidato a un ospite d’eccezione: Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci. Entrambi hanno aperto una finestra sul futuro, regalandoci visioni che parlano di autenticità, coraggio, perseveranza e responsabilità, doti senza le quali il successo rischia di diventare un semplice contenitore di riconoscimenti. Perché, come ha detto il Dean Bergami parlando proprio di Marco Bizzarri:  “In un mondo in cui spesso prevale l’effimero, sono convinto che caratteristiche come autenticità, simpatia e cordialità siano una parte non marginale del successo di un business leader”. 

Tra le immagini per il futuro delineate dal Dean, la prima è stata proprio questa visione di autenticità e capacità relazionale, caratteristiche da mantenere intatte nel tempo. Perché “Essere persone autentiche non è solo un ingrediente per la felicità, ma anche la chiave per il successo”. Max Bergami ha poi tracciato i contorni di una seconda immagine del futuro, quella di un gruppo di persone che sono diventate Master, cioè “Maestri”, non solo per “raggiungere i propri obiettivi professionali, ma anche per predisporsi a esercitare un ruolo diverso, caratterizzato soprattutto dalla responsabilità”. Responsabilità verso collaboratori, colleghi e persino verso i propri capi. Perché un maestro, ha spiegato il Dean, “è colui che si occupa degli altri, si cura del loro apprendimento e del loro successo”. Un successo che non può prescindere dalla consapevolezza del ruolo che si ricopre anche nei confronti del tessuto sociale del quale si fa parte. Ecco perché nel ricordare “il grande valore civico del lavoro di donne e uomini d’impresa” Bergami ha voluto incoraggiare i presenti ad assumersi la responsabilità di diventare una guida anche per la propria comunità.

Autenticità e responsabilità richiamano un altro aspetto che rende Bologna Business School diversa dalle altre: il valore della comunità. Bologna Business School, infatti, nasce con un DNA orientato all’interdisciplinarietà, all’internazionalità e all’integrazione con le imprese: tre caratteristiche che esprimono la vocazione a connettere della Scuola, integrando discipline e culture diverse e gettando solidi ponti tra il mondo accademico e quello produttivo. Tre caratteristiche che ispirano e delineano un futuro impegnativo ma non certo solitario per i diplomandi di BBS, che Bergami racchiude in una terza immagine, quella di “una comunità viva che continua a imparare. Una comunità di persone che insieme riescono ad affrontare le nuove sfide, che siano sostenibilità, tecnologie, nuova globalizzazione, nuovi modi di lavorare o altre che verranno”. 

Comunità, emozione e umanità anche nello speech di Marco Bizzarri, CEO di fama internazionale da otto anni alla guida di Gucci. Un uomo e un leader capace di rompere regole, di pensare fuori dagli schemi, cosa che ha dimostrato non solo nella sua carriera straordinaria, ma anche nel modo in cui ha scelto di affrontare il commencement speech in occasione della Graduation Masterclass 2022 in BBS. 

La storia personale di uno dei CEO più rispettati al mondo ha un forte legame con la città di Bologna e si intreccia a temi come opportunità, perseveranza, umiltà, apertura mentale, tanti colpi di scena e anche tanta fortuna. Temi che Bizzarri non ha paura di portare all’attenzione del pubblico, perché “la vita può prendere tante direzioni diverse, se le si lascia il tempo di fare il suo corso” spiega “e molti dei bivi di fronte ai quali vi troverete saranno del tutto inaspettati” e spesso dettati più dalla fortuna che dal merito. 

Il primo bivio, nel corso del viaggio che lo ha portato a diventare l’uomo che ha reso il marchio Gucci un punto di riferimento per il settore del lusso, facendo crescere i ricavi da 3,898 a 9,731 miliardi di euro tra il 2015 e il 2021, è stata la scelta di continuare a studiare. Proprio sui banchi di scuola ha incontrato l’amico di sempre Massimo Bottura e fa sorridere oggi il ricordo della professoressa che pronosticò ai due un futuro di insuccessi. Dopo l’università, un altro bivio e un’altra piccola lezione di vita per i più giovani: aspettare che il lavoro ci scelga o buttarsi e provare ad ottenere il lavoro che si desidera? Bizzarri ha scelto la seconda, candidandosi in una società di revisione contabile che escludeva a priori le candidature spontanee. Scelta che gli ha permesso di imparare un’altra lezione che ha voluto trasmettere ai diplomandi: bisogna saper unire perseveranza e umiltà, darsi il tempo di crescere, superando la tentazione di volere tutto e subito. “Bisogna diffidare dell’idea che ci siano scorciatoie nella vita” ha detto, “si progetta e ci si impegna” avendo sempre rispetto delle opportunità che spesso otteniamo perché nati in una condizione di privilegio. “Sappiate riconoscere la fortuna che la vita vi presenta. Non pensate sia sempre merito vostro, perché non è così, e quando potete restituite ciò che avete ricevuto”. Un messaggio di profonda e sincera umanità che fa parte del vissuto e dell’esperienza dello stesso Bizzarri, che ha anche ricordato come il fil rouge della sua esperienza nel mondo della moda sia stato la vita all’estero: da Hong Kong a Sydney passando per Parigi e Londra. Una vita da expat che gli ha permesso di sviluppare elasticità mentale e capacità di ascolto, perché nulla come viaggiare e conoscere culture diverse, può rendere “persone e professionisti migliori”, perché “la diversità è un valore, ma senza inclusività, senza ascolto, non è nulla”.

Altra caratteristica comune a quasi tutte le esperienze della sua vita, ha raccontato Bizzarri, è quella di non sentirsi mai veramente pronto ad accogliere le nuove sfide professionali. “La condanna dei curiosi e degli intelligenti, è quella di sentirsi in un certo senso inadeguati” ha confessato il CEO, che ha però invitato i diplomandi a non rinunciare mai alle nuove sfide per questo motivo: “Se qualcuno vi offre un ruolo o un’opportunità, forse sta vedendo in voi qualcosa che nemmeno voi vedete”. Perché a volte è questione di incontri, di fortuna, di incrociare persone che “ci vogliono bene”, che hanno fiducia in noi e “sono felici di lavorare con persone più brave di loro”. Pinault è stato questo per Bizzarri, e Bizzarri, a sua volta, è stato questo per Alessandro Michele, Direttore creativo di Gucci voluto proprio dal nuovo CEO nel 2015. 

Quello che Alessandro Michele ha poi fatto per Gucci è storia della moda: una svolta epocale, un successo straordinario. Oggi raccontarlo è molto facile, ha spiegato Bizzarri, ma cambiare, in realtà, è sempre difficile, perché l’essere umano tende a mantenere lo status quo. E le sue parole conclusive sono state proprio un invito a gestire con saggezza il cambiamento e supportare sempre la creatività “Dovete dare tempo ai cambiamenti di dispiegare la propria forza mantenendo la barra dritta anche di fronte alle critiche. Dovrete poi far sentire protette le persone creative che lavoreranno con voi, perché la creatività vive e si preserva solo così, non si alimenta nella rabbia e nella minaccia ma solo nella gioia”. 

Lezione appassionante di umiltà, di umanità e, appunto, di gioia, il discorso di Marco Bizzarri. Il CEO che ha coinvolto tutta la piazza riunita e non solo la platea dei diplomandi, ha concluso il suo speech ricordando la parabola ascendente di Gucci attraverso il dato di cui è più fiero: l’essere passati da 11mila dipendenti nel 2014 a 21mila nel 2021. E, per gli studenti ormai giunti alla fine del proprio percorso in BBS, ha voluto lasciare un ultimo suggerimento: “Stasera divertitevi. Anche se so che il vero divertimento, dopo aver conseguito un titolo così prestigioso, comincerà domani.”

 

Scopri la gallery che raccoglie le foto della Graduation Masterclass 2022 qui.



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