L’E-Commerce è destinato a crescere a doppie cifre. Le aziende hanno sempre più bisogno di esperti digitali. Abbiamo parlato con i leader del mercato: Yoox Net-A-Porter Group, Google, IBM, BCG Consulting e GroupM.
“La digital transformation è quel processo continuo attraverso il quale un’azienda apporta o si adatta a un cambiamento radicale nel proprio mercato (la cosiddetta disruption), facendo leva su tecnologie e competenze digitali per innovare modelli di business, prodotti e servizi, migliorando nel contempo l’efficienza operativa e le prestazioni aziendali”.
Questa forse è la sintesi migliore per spiegare un cambiamento in atto da tempo, la così detta trasformazione digitale. Così l’ha formulata l’International Data Corporation (IDC), una società statunitense di ricerche di mercato che ha recentemente pubblicato dati formidabili riguardanti crescita di investimenti e occupazione previsti in questa “rivoluzione digitale”.
Secondo i risultati della ricerca gli investimenti in Information & Communication Technology (ICT) legati al digitale passeranno dal 30% del 2015 a oltre il 50% nel 2019. Quasi il 70% delle imprese europee considerano la loro trasformazione digitale una priorità di business. A livello mondiale invece si convoglieranno nella DX oltre la metà delle risorse, superando i 2mila e 100 miliardi di dollari nel 2019. In altre parole, fra tre anni, la maggior parte degli investimenti aziendali in tecnologie informatiche sarà destinata ai processi digitali. E, oltre alla ricerca di nuove figure professionali, si aprono riassetti e ricollocamenti di compiti e obiettivi fra i manager all’interno dell’azienda. Dirigenti che dovranno tenere il passo con questa trasformazione, governandola.
In un panorama fatto di dati così rilevanti il Master in Digital Commerce del CDE (Center for Digital Business Education) promosso da YOOX Net-A-Porter in collaborazione con Bologna Business School acquista all’interno dell’offerta formativa della Scuola importanza strategica. Lo confermano le parole dei dirigenti di Boston Consulting Group, Google, GroupM, IBM, WPP, partner del progetto di formazione in E-Business e Digital Innovation.
“I consumatori stanno cambiando il modo in cui interagiscono con i marchi” ha detto Alex Alexander, CIO di YOOX Net-A-Porter Group “come cercano i prodotti, le modalità con cui condividono le esperienze d’acquisto con amici e familiari. Tutto questo sta influenzando l’operatività dell’e-commerce.
D’accordo sulla centralità dell’e-commerce anche Enrico Cereda, General Manager di IBM Italia “Sta emergendo come un fattore critico di successo che conduce a un nuovo approccio al cliente in qualsiasi settore. Ogni consumatore” sottolinea Cereda “si aspetta un’esperienza agile e pertinente in ogni fase del contatto con il marchio. Mantenere il cliente fedele in un contesto così competitivo rappresenta una sfida ma anche un fattore chiave per il successo”.
Marc Vos, Senior Partner e Managing Director di Boston Consulting Group in Italia, allarga il panorama dell’innovazione del digital al settore dell’Internet of Things, l’interazione con gli oggetti reali attraverso il web, già in via di sviluppo ma dall’allure ancora avveniristico: “L’Italia è un paese manifatturiero e legato alla moda. Se si tiene conto di questa tradizione e la si adegua al digitale sarà chiaro a tutti come l’Internet of Things e l’Industria 4.0 possano essere contesti strategici per questa nazione”.
Il Digital Commerce vede dati in crescita esponenziale, come sottolinea Fabio Vaccarono, General Manager di Google Italia “Siamo immersi nella terza rivoluzione industriale. Viviamo in un’era in cui 2 miliardi di persone sono connesse sul web e diventeranno entro il 2020 oltre 5 miliardi. Penso che un paese come l’Italia possa trarre da questo scenario grandi opportunità, perché abbiamo aziende brillanti che improvvisamente potrebbero diventare piccole multinazionali e attori internazionali.”
Nel nuovo vocabolario del digital business non bisogna dimenticare la parola “omnichannel”. “I canali territoriali e digitali stanno convergendo. E questa è una tendenza destinata a permanere.” Chiarisce Alex Alexander di YOOX Net-A-Porter, l’azienda che insieme a Bologna Business School è titolare del progetto CDE. “I venditori di successo hanno già riconosciuto questa convergenza e stanno instaurando relazioni omnichannel con i consumatori. E a questo punto diventa indifferente se il consumatore perfezionerà l’acquisto online o nel negozio. E la grande trasformazione sta nel fatto che proprio il consumatore non riuscirà più a distinguere la differenza fra canale fisico e digitale, quindi è bene che i venditori siano preparati a un panorama di questo genere.”
La conclusione, e l’invito a non perdere l’opportunità di partecipare a un Master in grado di adeguare la propria professionalità alle stringenti esigenze attuali proviene da Alessandro Montanari, HR Director di GroupM “E’ un’ottima opportunità per chi è motivato ad intraprendere professioni come il Web Developer, il SEO Specialist, il Web Project Manager, piuttosto che il Digital Strategist, il Web Analyst o il Digital PR Specialist, tanto per citare alcuni esempi significativi. Tutte professioni nuove, che richiederanno, oltre a competenze tecniche specifiche, capacità di attenzione, partecipazione e collaborazione, ovvero i pilastri fondanti del nuovo mondo digitale”