Mi chiamo Kelvin Martey, vengo dal Ghana e durante il Global MBA Innovation Management ho avuto l’opportunità di partecipare alla prima Entrepreneurship Week di Bologna Business School, una settimana di eventi e conferenze accademiche interamente dedicati alla cultura imprenditoriale.
Sette giorni intensissimi che hanno fatto di BBS un concentrato idee e stimoli, grazie allo scambio di esperienze di ricercatori, editori e imprenditori di oggi e domani, che hanno condiviso con il pubblico i nuovi possibili scenari legati a business, rischio d’impresa, innovazione e ricerca.
Tra gli appuntamenti più importanti della Entrepreneurship Week, la conferenza accademica The Future of Conducting and Publishing Research in Entrepreneurship, Innovation Management and Strategy, un momento di scambio presso Villa Guastavillani con gli editor di 15 prestigiose riviste internazionali, che hanno esaminato 20 articoli di giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo inerenti alle scienze aziendali e all’imprenditoria. Un confronto aperto con dottorandi e professori che ha analizzato la gestione della tecnologia e della strategia aziendale da un lato, e questioni sociali quali sostenibilità ambientale, benessere e distribuzione della ricchezza dall’altro. Tra le tematiche affrontate, è emersa un’attenzione particolare all’integrazione di persone affette da disturbi mentali nelle posizioni manageriali delle aziende.
L’evento è stato uno dei numerosi momenti di apprendimento collaterale ai quali abbiamo avuto modo di partecipare come studenti del Global MBA in Innovation Management, programma da me scelto per integrare il mio precedente background tecnico con una formazione aziendale e manageriale più specifica.
Sono da sempre appassionato di tecnologia e ritengo che il progresso richieda ingegneri e professionisti tecnici con un forte senso degli affari e una spiccata capacità di gestione. Dopo aver lavorato come commerciale in una società di ingegneria per quasi 4 anni, ho deciso di intraprendere un percorso di studi che mi permettesse di accrescere le mie competenze aziendali e manageriali.
Così, quando ho cercato quale Master facesse più al caso mio, ho optato per quella che ho da sempre avvertito come una sorta di ‘seconda casa’: l’Italia mi ha sempre affascinato e BBS si è dimostrata da subito la scelta giusta grazie in primis a un ambiente multiculturale senza pari.
In passato avevo già lavorato con persone di diverse nazionalità, ma condividere un intero anno accademico con colleghi provenienti da 30 Paesi ha aumentato notevolmente le mie cosiddette soft skills: lo stesso dicasi per la Faculty era composta da professionisti provenienti da Italia, Danimarca, Stati Uniti, Brasile, Francia, Regno Unito, Israele e molti altri.
Una delle cose più importanti che ho imparato durante il Global MBA è stato sicuramente un approccio a tutto tondo su come gestire un’azienda, che esula dalle singole funzioni, per acquisire una visione dall’alto che integri i diversi ruoli e le diverse responsabilità all’interno della medesima organizzazione. Per questo motivo consiglio a tutti i futuri alunni di non essere timidi e di non temere di alzare la mano per confrontarsi con gli altri: in BBS professori, personale scolastico e compagni di lezione costituiscono una vera community. Del resto, come diceva l’imprenditore Henry Ford, mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme e un progresso, lavorare insieme e un successo.
Kelvin Martey – Ghana
Global MBA Innovation Management – Classe del 2018/2019