La società delle connessioni. Ricordiamo Enzo Spaltro.

Marzo 27, 2021

Enzo Spaltro medico, laureato in clinica medica e specializzato in medicina del lavoro, è considerato il pioniere della psicologia del lavoro in Italia. E’ tra gli studiosi italiani di psicologia del lavoro più conosciuti al mondo e ha insegnato in molte Università straniere, dagli Stati Uniti al Sud America e in Europa. E’ stato professore ordinario per trenta anni presso la nostra Università. Con lui si sono formate intere generazioni di formatori.

Enzo Spaltro ha portato la psicologia in televisione, contribuendo a diffonderne le potenzialità al servizio delle persone.

Ha collaborato inoltre con le più importanti imprese italiane, creando un ponte tra ricerca e mondo della pratica manageriale.

La perdita porta a riflettere sul valore ed è per questo che desideriamo onorare la memoria di Enzo Spaltro ricordandone il contributo alla comunità di manager e formatori che hanno trovato in lui una fonte di orientamento e di confronto. Lo ricordiamo con alcuni frammenti, fonte di ispirazione.

Imparare è un piacere, non è un dovere. La formazione è sempre e comunque apprendimento di benessere che ci rende liberi. Impariamo di più e meglio se iniziamo a fare cose divertenti.

Imparare è più importante che insegnare. La  scuola di una società futura deve privilegiare l’imparare rispetto all’insegnare, gli studenti rispetto agli insegnanti, ma ci sono molte cose che si imparano senza che vengano insegnate e molte altre che si insegnano senza impararle.

Il motore del benessere è stato nei secoli etico ed estetico: l’etica si riferisce al passato, l’estetica al futuro; l’etica ha come sentimento base l’esperienza ed il bisogno di non ripetere gli errori commessi; l’estetica ha invece la speranza ed il desiderio di stare meglio. Non vi è bellezza senza futuro e norma senza passato.

La didattica della società futura è quella della pluralità, del gruppo. Dalla coppia si passa al piccolo gruppo. Innanzitutto con l’aula che da luogo fisico diventa luogo di condivisione della conoscenza attraverso le relazioni interne ed esterne.

La formazione deve essere capace di inseguire i bersagli mobili e di prevedere la posizione di quei bersagli nel tempo, essendo contemporaneamente formazione e sviluppo.

“La professione di Docente è una professione di sognatore, cioè noi sogniamo nell’alunno e l’alunno sogna in noi. È l’utopia di persone migliori, sognavo persone migliori. L’allievo può esser migliore di quello che è e sicuramente è migliore di quello che sembra.” Così, il Dean di BBS, Max Bergami,  lo ricorda con una sua citazione.

 

La community di BBS si unisce a tutti coloro che oggi sono toccati dalla sua partenza, con la consapevolezza che il suo lascito per il futuro è più forte della perdita di oggi.

Grazie Enzo.



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