Lavorare nella digital transformation: formazione, ruoli e stipendi

Marzo 11, 2025

La digital transformation è un fenomeno che sta cambiando profondamente il panorama lavorativo. Le aziende stanno digitalizzando i loro processi per migliorare l’efficienza e rispondere alle nuove sfide di un mercato sempre più tecnologico. Per questo, negli ultimi anni sono emersi nuovi ruoli professionali sempre più richiesti da tutte quelle organizzazioni che vogliono rimanere competitive.

 

Quali nuovi ruoli nell’era della digital transformation?

In un panorama globale sempre più digitalizzato, nuove figure professionali si sono imposte sul mercato. Tra queste, il Digital Transformation Manager: responsabile della gestione e della pianificazione delle strategie di digitalizzazione all’interno dell’azienda. È colui che coordina i progetti tecnologici e guida l’integrazione di soluzioni digitali nei vari reparti aziendali, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la competitività dell’impresa.
Il Transformation Manager: concentrato sulla gestione del cambiamento aziendale, sviluppa e mette in atto strategie per la trasformazione digitale. Lavora a stretto contatto con le diverse funzioni aziendali, gestendo il passaggio a modelli operativi più innovativi e digitalizzati.
Il Digital Transformation Specialist: professionista che si occupa dell’implementazione di tecnologie specifiche come cloud computing, intelligenza artificiale o blockchain.

 

Quanto guadagnano i professionisti della digital transformation?

Gli stipendi delle professioni legate alla digital transformation variano in base al ruolo, all’esperienza e alla dimensione dell’azienda, ma in generale i professionisti digitali godono di retribuzioni competitive.
Un Digital Transformation Manager guadagna mediamente tra i 50.000 e gli 80.000 euro all’anno, con possibilità di superare i 100.000 euro per progetti particolarmente complessi o grazie a una forte esperienza sul campo.
Il Transformation Manager ha uno stipendio che può variare tra i 60.000 e gli 80.000 euro, con incrementi a seconda dell’esperienza e della dimensione dell’azienda.
Un Digital Transformation Specialist può ambire mediamente a stipendi tra i 40.000 e i 70.000 euro all’anno, con importanti possibilità di crescita legate alla specializzazione nei campi più rilevanti delle nuove tecnologie, come intelligenza artificiale, blockchain o cloud computing.

 

Quali competenze sono richieste?

I professionisti della digital transformation devono avere una combinazione di competenze tecniche e trasversali per affrontare le sfide della digitalizzazione.
Se, da un lato, sono necessarie nozioni di programmazione (ad esempio, Python, JavaScript, SQL) e conoscenze nell’analisi dei dati con strumenti come Excel, Power BI e Python; di piattaforme cloud come AWS, Google Cloud e Microsoft; di cybersecurity, tecniche di AI e machine learning, dall’altro occorrono skills quali la capacità di guidare un team (leadership) e di gestione del cambiamento; problem solving, adattabilità e ottime capacità comunicative.

 

Cosa studiare per entrare nel mondo della digital transformation?

Esistono diversi percorsi formativi che preparano i professionisti della digital transformation. Molti partono da lauree in informatica, ingegneria del software o ingegneria gestionale, ma per questo settore è fondamentale la formazione di alto livello che solo un Master può offrire.

Bologna Business School è all’avanguardia nella progettazione di corsi sempre aggiornati, in collaborazioni con le più prestigiose facoltà universitarie e con le aziende leader del mercato. Un master che affronti i temi della digital transformation è fondamentale per chi vuole acquisire competenze avanzate nella gestione della digitalizzazione aziendale.
Tra i percorsi proposti da BBS, il Master Universitario Artificial Intelligence and Innovation Management, programma full-time, 12 mesi, in inglese e patrocinato da Lab Cini, punto di riferimento della ricerca accademica nel settore informatico, è un percorso formativo che, anche grazie alla connessione con CINECA, consorzio interuniversitario e casa del super computer Leonardo, si rivolge a giovani laureati che vogliano diventare professionisti capaci di gestire le innovazioni.
Il Master Executive Technology and Innovation Management (EMTIM), part-time weekend, della durata di dodici mesi in lingua italiana, mira a formare professionisti capaci di governare l’innovazione tecnologica sapendo fronteggiare materie tecniche come temi gestionali.
Il Master Executive Artificial Intelligence for Business, 12 mesi, part-time hybrid in lingua inglese, pensato per quei professionisti che vogliono acquisire un solido set di competenze votate a sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale nel contesto aziendale.

A fianco dei più classici e innovativi Master (siano MBA, Professional o Executive), BBS propone corsi verticali focalizzati su un tema.
L’Open Program Artificial Intelligence e Generative AI, part-time on campus, in italiano e della durata di 5 giornate, è progettato per offrire una comprensione approfondita e pratica di come l’AI generativa possa essere integrata nei processi aziendali per migliorare la produttività e accelerare l’innovazione.
L’Open Program Technology & Innovation Management, part-time on campus, in italiano e della durata di 8 giornate, è focalizzato sull’acquisizione delle competenze necessarie ad affrontare con approccio sistemico le problematiche legate alla gestione strategica, organizzativa e operativa dell’innovazione.

In un mondo sempre più connesso e digitale, le nuove professioni legate al cambiamento tecnologico sono il futuro, con ruoli in crescita e stipendi elevati rispetto alla media.
Bologna Business School, con la sua faculty internazionale e un network globale è il miglior punto di partenza per entrare in un business in continua espansione, sempre alla ricerca di professionisti capaci di guidare le aziende di domani.



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