Le Soft Skills per lavorare in gruppo e superare i conflitti

Ottobre 11, 2017

“Il tutto è più della somma delle singole parti”, recita la famosa massima. Se ciò è vero per numerose esperienze sensoriali, quali ad esempio la musica, lo è altrettanto per le interazioni umane che richiedono la collaborazione dei singoli. Una squadra di calcio, un coro, un gruppo di lavoro. Ed è proprio quest’ultimo, il gruppo di lavoro, che è sempre più spesso soggetto di studio da parte degli esperti di risorse umane e sviluppo personale.

 

Lavorare bene è di per sé difficile. Lavorare bene con gli altri lo è ancora di più, ma necessario. Il lavoro di squadra ha ormai assunto un’importanza strategica per molte aziende, da quelle più piccole alle multinazionali. Mentre le competenze strettamente connesse alla mansione svolta vengono ormai date per scontate, è sul campo delle soft skills che si gioca vero il match point.

 

Le competenze trasversali, più comunemente chiamate con il loro equivalente inglese di “soft skills”, raggruppano le qualità personali, l’atteggiamento e le capacità di relazione interpersonale. Queste competenze si dividono in grandi categorie, quali: cognitive (ad es. problem solving, analisi e sintesi), relazionali (ad es. negoziazione, collaborazione, orientamento al cliente), realizzative (ad es. proattività, orientamento al risultato) e manageriali (ad es. leadership, capacità di delegare). Non a caso, tra le caratteristiche personali più apprezzate in un contesto lavorativo spicca la capacità di lavorare in gruppo.

 

Sapersi relazionare al prossimo e, di conseguenza, ai propri colleghi, è un aspetto fortemente legato all’intelligenza emotiva, ovvero alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie emozioni e quelle degli altri. È fondamentale imparare a gestire le reazioni automatiche dettate dalle emozioni e collegare gli eventi alle cause specifiche che li hanno scatenati.
Indipendentemente dai tratti della nostra personalità, che si consolidano in età adulta e sono difficilmente modificabili, le soft skills possono e devono essere allenate. Saper ascoltare, ad esempio, è uno dei punti cardine di una buona relazione con i colleghi e, di riflesso, di una buona prestazione di un gruppo di lavoro. Ascoltare non per poter rispondere, ma per capire cosa ci vuole comunicare l’altro, sospendendo giudizi o interpretazioni personali. Inoltre, è importante imparare a prestare attenzione al linguaggio non verbale, valutando il messaggio nel suo insieme.

 

Gestire sé stessi e gli altri nel team non significa solamente evitare lo scontro, ma essere capaci di coadiuvare lo sviluppo di reazioni e relazioni costruttive tra i vari membri. Specialmente i leader del gruppo sono chiamati a modulare il proprio stile di comunicazione e a padroneggiare l’arte del discorso motivazionale, strumento imprescindibile per stimolare, aumentare la consapevolezza e preparare al cambiamento il proprio gruppo.

 

Nonostante l’impegno e la professionalità, è altamente probabile che i vari soggetti coinvolti si trovino, in più di un’occasione, in disaccordo. Le soft skills sono importanti per affrontare lo scontro nel modo più costruttivo possibile. Saper costruire accordi per lavorare meglio insieme è anche il titolo del workshop gratuito proposto da Bologna Business School giovedì 19 ottobre alle ore 17.30. Una lezione interattiva dove si esplorerà la visione che si ha dell’accordo tra persone in contesti lavorativi e verrà presentato il corso Interpersonal Skills, un programma che mira proprio a fornire gli strumenti per aiutare le persone a collaborare in modo costruttivo e proficuo.

 

Se le competenze sono i mattoni con cui costruiamo la nostra carriera, le soft skills sono il cemento che lega il tutto.



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