Leadership Talks | Racing for a Sustainable Future. Lessons learnt from formula E with Julia Pallé, Iona Neilson e Cristiana Pace

Aprile 22, 2022

Federico Munari, Industry Leader del Global MBA in Supercars, Superbikes and Motorsports, ha presentato un nuovo appuntamento con i Leadership Talks. Protagoniste dell’incontro dedicato ai partecipanti del Global MBA in Bologna Business School sono state Julia Pallé, Sustainability Director at Formula E e Iona Neilson, Senior Sustainability Manager at Formula E. L’incontro è stato moderato da Cristiana Pace, founder di Enovation Consulting e membro della Faculty del Global MBA in Supercars, Superbikes and Motorsports in BBS. 

Quali sono le sfide che sta affrontando il mondo del Motorsport dal punto di vista della sostenibilità? Sono tante, urgenti e, in questo contesto sempre più complesso, la Formula E, che esiste da 8 anni, può diventare un vero e proprio modello. La Formula E è l’unica serie di sport motoristici ad essere certificata net zero carbon sin dal suo esordio e, come tale, ha avuto un impatto sostanziale sulla sostenibilità nel settore. Il campionato di Formula E ha ottenuto il riconoscimento misurando efficacemente la sua produzione di carbonio, compensando le sue emissioni inevitabili e investendo in soluzioni sostenibili per supportare le località in cui gareggia. Come ha spiegato Julia Pallé nel corso del Talk, la sostenibilità è sempre stata al centro della Formula E, tanto da essere parte della vision e dello statement di questa istituzione, che è uno primi brand nati con il purpose esplicito di contribuire attivamente alla transizione sostenibile promuovendo l’elettrificazione. Il punto di partenza è stato dunque il focus diretto sulla sostenibilità ambientale, per poi amplicare la portata di questo impegno integrando l’inclusione sociale per favorire il benessere economico delle comunità coinvolte nel circuito. 

Una cultura aziendale della sostenibilità che coinvolge e incoraggia

Un impegno che cresce, dunque, ma che, come hanno spiegato Pallé e Neilson, è “una corsa senza un traguardo”. Quello che più conta, in ogni caso, è l’essere riusciti nell’ambito dell’organizzazione della Formula E, sia sul piano corporate sia per quanto riguarda gli eventi sportivi, a creare una cultura aziendale estremamente evoluta, attenta ad ogni ambito della sostenibilità in cui tutte le persone lavorano ogni giorno per trovare nuove idee e nuove soluzioni in grado di ridurne l’impatto ambientale. Un esempio è il piano per l’eliminazione graduale della plastica durante gli eventi, che è stato supportato da uno dei partner, Allianz. Sono state introdotte delle stazioni di idratazione e distribuite sacche d’acqua riutilizzabili e riciclabili nell’apposita Fan Zone – Allianz E-Village. Nella quinta stagione, è stato possibile risparmiare l’equivalente di oltre 200.000 bottiglie di plastica monouso. Nelle aree ad alta attività nel corso degli eventi di Formula E, è anche possibile incontrare i “Recycling Ranger” che istruiscono i team, il personale e gli spettatori su come massimizzare il riciclaggio e ridurre al minimo i rifiuti. Il tasso di riciclaggio medio complessivo è stato del 52% per gli eventi della quinta stagione. 

Trovare soluzioni, cambiare i processi restare credibili e misurare i risultati: aspetti fondamentali di un approccio sostenibile

Neilson e Pallé hanno condiviso con i partecipanti le diverse sfaccettature di un impegno che non si ferma con la compensazione delle emissioni, ma che coinvolge ogni aspetto della vita aziendale e ogni singola persona. Dallo sforzo collettivo per trovare nuove soluzioni alla necessità di accreditarsi e informare, occorre sforzarsi di restare un valido e autentico punto di riferimento. Per questo, nessun aspetto può essere trascurato. La Formula E, infatti, oltre a implementare iniziative per ridurre l’impatto degli eventi, inclusa l’attenzione alla logistica e ai trasporti, due delle voci maggiormente impattanti, investe in diversi progetti globali per compensare le sue attività in tutte le aree coinvolte: dalla produzione generale alla gestione delle batterie al litio. A proposito di certificazioni, In Europa, la Formula E ha ottenuto la certificazione “Guarantees of Origin” (GO) per le rinnovabili, mentre la collaborazione con Quantis, società di consulenza per la sostenibilità, permette un calcolo molto preciso dell’impronta di carbonio della Serie, nell’ambito della valutazione del ciclo di vita dei diversi eventi. La valutazione del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA), infatti, permette di avere una visione completa della produzione dell’evento, dall’inizio alla fine, attraverso l’esecuzione di un’analisi dell’impatto dell’intero ciclo di vita dei materiali, compresi i casi in cui questi vengono riciclati o riutilizzati.

Sostenibilità sociale e impegno per le comunità

La Formula E ha sempre avuto un approccio “Glocal”. Oltra a collaborare con l’Unicef ​​per proteggere i bambini e i giovani più vulnerabili e fornire alle scuole soluzioni energetiche sostenibili, si impegna per portare avanti singoli progetti nelle città che ospitano le gare. Esiste anche un programma per le comunità locali in cui vengono portate almeno 100 persone di ogni località all’evento, in modo che capiscano cos’è la gara e qual è il suo impatto. Esiste anche un progetto in Cina per aiutare gli agricoltori di Hainan a passare dai combustibili fossili all’energia verde. La Serie è impegnata inoltre nell’incoraggiare la Diversità e l’Inclusione nel settore. Un esempio è il progetto FIA Girls On Track che mira a promuovere gli sport motoristici, uno dei pochi sport in cui uomini e donne possono competere alla pari, tra le giovani donne.  

Un futuro ricco di sfide

La grossa sfida per il futuro rimane ancora focalizzata sulla parte legata ai trasporti. Accanto all’impegno per costruire una cultura del trasporto elettrico e sostenibile (nelle gare non è previsto parcheggio gratuito proprio per incoraggiare l’utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili da parte del pubblico), c’è quello di portare un’ulteriore ottimizzazione dei trasporti, evento dopo evento. Grazie a un approccio multi-model, si lavora sia sul calendario delle gare sia sui combustibili utilizzati dai mezzi che si scelgono. Anche la tecnologia farà la propria parte: nell’interesse di ispirare gli altri e promuovere il passaggio a forme di mobilità più sostenibili, la Formula E sta accelerando i propri sforzi in pista con l’introduzione della Gen3, un motore più potente per un’auto più leggera, più efficiente e utile per migliorare la tecnologia di ricarica rapida per i veicoli elettrici stradali. 

La strategia di sostenibilità della Formula E continua a evolversi, crescere e migliorare, ma è importante anche continuare a ispirare le persone verso uno stile di vita più sostenibile, da ogni punto di vista, in questa e in tutte le industrie legate all’intrattenimento. L’obiettivo è dimostrare che vivere a impatto “quasi zero” è possibile e che è anche cool, in modo da trasmettere una percezione positiva e vincente della sostenibilità.



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