Nicola Tomesani, esperto di marketing e professore di Economia e Gestione di Impresa alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, è Direttore Scientifico del MBA Serale di Bologna Business School.
Il Master, part-time serale, on-line e on-campus, è pensato per manager e professionisti che vogliono far proprie le conoscenze trasversali necessarie a passare da ruoli operativi a posizioni manageriali.
– Chi è il candidato ideale del MBA Serale? Quali sono i punti di forza di questa formula?
Il candidato ideale è una persona molto motivata e che desidera crescere: l’MBA serale è un programma impegnativo, che si svolge in due sessioni la settimana, una on-line e una in presenza, la sera, quindi dopo una giornata di lavoro. Questo impegno viene però ricompensato, perché proprio la densità degli incontri permette una durata minore rispetto ad altri MBA: 14 mesi di aula, 18 complessivi.
Parliamo di contenuti: i docenti impegnati nel programma sono tutti molto esperti, hanno almeno 20 anni di lavoro alle spalle. Il mix di docenti universitari e manager e consulenti che vengono dal mondo del business, poi, genera una qualità di didattica altissima, determinata proprio dall’eterogeneità della Faculty.
Terzo elemento distintivo, che si scopre durante la frequenza, è il potente network che si crea durante il Master. Tutti gli MBA generano una rete fra studenti e scuola, ma questo in particolare: con due incontri alla settimana, di cui uno in presenza, fra i partecipanti si crea un feeling, un’intimacy che porta alla nascita di network forti e coesi.
– Il Master ha un approccio didattico rivolto alla concretezza, a trasmettere strumenti gestionali direttamente applicabili. In che modo si raggiunge questo risultato?
La Scuola e la Direzione del master hanno sempre puntato su una didattica di tipo induttivo, che possiamo sintetizzare con analisi e soluzioni di problemi di gestione. Ogni docente centra il suo metodo su questo tipo di argomento sia in aula sia nel lavoro a distanza. Si può fare didattica in molti modi, la nostra scelta di promuovere simulazioni e case history è figlia della volontà di offrire ai partecipanti pragmaticità ed efficacia.
– Gli incontri sono settimanali, uno in sede e uno online: qual è il plus offerto dalle lezioni in presenza, rispetto alle formule solo online?
La combinazione deriva dalla volontà di dare praticità e comodità, ma, al tempo stesso, consentire una volta a settimana un incontro dal vivo. Questo permette di aumentare l’interattività, il fare le domande, la relazione fra i partecipanti che, come detto prima, creano forti legami. Poi, va considerato che l’uso dello spazio come elemento di orientamento è fondamentale per dare forza alle lezioni. Ci si ricorda molto di più degli incontri dal vivo, anche grazie alle strutture iconiche che Bologna Business School può offrire: una lezione nelle aule monumentali di Villa Guastavillani difficilmente non si imprime nella memoria.
– Il passaggio da ruolo operativo a manageriale implica un lavoro intenso su apertura mentale e leadership. Quali sono, in questo senso, i punti di forza del Master?
La Leadership è materia sfuggente. A volte, nel mondo del lavoro si chiede un po’ di saperla mettere in pratica, senza che nessuno la abbia formalizzata o spiegata. Ci sono diversi stili di leadership e quindi, nel MBA serale abbiamo deciso di chiedere ai docenti di dare una propria visione del concetto di leadership. Così ci troviamo a parlare di People management, Mentorship, Gestione delle relazioni con il proprio ecosistema lavorativo e Career Development. Sono diversi punti di vista sullo stesso tema. Sviluppandoli, possiamo offrire non un solo modello, ma molti. Sempre seguendo il nostro approccio pragmatico, questa impostazione descrive un panorama più ampio e offre soluzioni differenti da utilizzare a seconda del caso e della necessità.
Il concetto di Leadership ha declinazione diversa a seconda che si applichi a livello globale o locale, l’MBA Serale di BBS offre un quadro completo il più possibile utile. Spesso, questi sono i corsi che piacciono di più: molti studenti vengono da un background tecnico e rimangono rapiti dallo studio di questo elemento necessario ma spesso sconosciuto, perché poco insegnato in modo formale, men che meno in azienda. La figura del Mentor è cresciuta così tanto che stiamo cercando di esportarla in altri Master Executive perché diventi un format diffuso.
– In chiusura, una domanda più generale sulla Scuola. Come si posiziona BBS nel panorama dell’Executive Education? Quali vantaggi competitivi offre?
Bologna Business School si posiziona come una scuola relativamente giovane in termini di età, ma in forte crescita. È una Scuola Internazionale, il che è importante perché significa intendere la competizione in modo globale e avere una strategia e degli standard esplicitamente riferiti a ciò. L’accreditamento Equis è un buon esempio di questa visione.
Un altro elemento fondamentale della Scuola deriva dalla fondazione stessa di BBS: è stata costruita e continua a essere gestita da una presenza pubblica, l’Università di Bologna, e una privata, aziende, banche, associazioni. Questo è un elemento di posizionamento molto forte perché rappresenta quasi un unicum: di solito una Business School è o di estrazione pubblica, o privata. Può sembrare un dettaglio amministrativo, ma invece si lega molto ai contenuti e a come si insegnano le cose. È più complicata da costruire, ma, una volta realizzata, tiene conto di una serie di dinamiche e peculiarità con buon bilanciamento: ha la capacità di vedere la realtà sia del privato che del pubblico; può essere utile sia alle organizzazioni pubbliche, che ai manager privati, che hanno obiettivi diversi e seguono dinamiche differenti.
Bologna Business School è fra i pochissimi soggetti in grado di parlare la lingua giusta a seconda del segmento di mercato, di coprire uno spettro molto ampio e di offrire, proprio per la sua natura, un sapere che tende sempre alla pratica, pur partendo da elevate basi accademiche.