Roberta Serra, partecipante del Master Full-time in Digital Technology Management, racconta perché nel percorso di un Master Full-time la vera differenza è costituita dal poter mettere alla prova le competenze apprese con realtà aziendali concrete e case-study reali. Come accaduto nel corso della Company Visit in Schneider.
Mi chiamo Roberta Serra e sono una studentessa del Master Full-time in Digital Technology Management (track Cyber Security) di Bologna Business School. Il mio percorso in BBS mi fa pensare a un lungo roadtrip, durante il quale ho incontrato temi diversi, tutti in un certo senso collegati e tutti con una propria importanza. Nel corso di questo lungo viaggio non sono mancati i momenti in cui mi sono sentita sfidata a dare il massimo nel lavoro individuale e di gruppo, nonostante gli impegni accademici si susseguissero in maniera serrata. Allo stesso tempo non sono mancate le soddisfazioni, il riconoscimento di un lavoro ben fatto e i festeggiamenti con i compagni dopo un esame impegnativo.
Una delle caratteristiche che ho apprezzato di più in Bologna Business School è stata la presenza di contenuti pratici in ogni corso, volti a contestualizzare, soprattutto in ambito aziendale ma anche laboratoriale, la teoria studiata. Elemento chiave, in questo senso, è stato il contributo di guest speakers provenienti sia dall’ambiente universitario sia da diversi contesti aziendali. Per chi decide di affrontare un percorso full-time in ambito management-tecnologico poter partecipare a lezioni dove vengono presentati case studies reali da aziende leader di settore aiuta a chiarire quelli che possono essere gli obiettivi di carriera e il tipo di settore in cui andare a lavorare.
Uno dei momenti di grande rilevanza è stata l’opportunità di seguire un seminario tenuto da Schneider Electric, importante azienda nel settore dell’automazione industriale e della digitalizzazione. Per noi studenti è stato un momento in cui le varie competenze acquisite, anche nei track specialistici di Intelligenza Artificiale, Cyber Security e Internet of Things, sono state riportate concretamente in un contesto aziendale. Tramite il seminario è stato possibile non solo acquisire consapevolezza sulla realtà di Schneider, ma anche rivedere tramite diversi case studies come le competenze teoriche possono essere applicate. Ad esempio, ci è stato presentato un applicativo di realtà aumentata utilizzato per acquisire importanti parametri dai macchinari e per effettuare azioni mirate qualora un macchinario smetta di funzionare correttamente. Questo esempio pratico può essere direttamente collegato ai corsi di Internet of Things seguiti nel master. Inoltre, ci è stato mostrato come vengono implementate diverse misure di sicurezza all’interno di un impianto industriale: dal tipo di firewall utilizzato alla scelta dei protocolli di comunicazione. Per me, appassionata di cyber e interessata al contesto dell’automazione industriale e dell’OT Security è stato molto stimolante vedere come un progetto di cyber security venga sviluppato in azienda.
Oltre al seminario, sicuramente di grande impatto, ci è stata data la possibilità di visitare l’Innovation Hub di Schneider Electric a Casalecchio di Reno (Bo) nel corso di una Company Visit davvero interessante. Grazie alla visita, abbiamo avuto modo di vedere in azione dal vivo alcune delle tecnologie menzionate in aula. Dalla control room in cui, tramite dashboard dedicata, si può verificare lo stato dei macchinari, all’applicazione di realtà aumentata per il controllo dei parametri dei macchinari stessi. In una mattinata ci è stata data l’occasione di immergerci ancora di più nella realtà aziendale di Schneider e di vedere quello che potenzialmente potremmo ritrovare in diversi impianti industriali. La dott.ssa Chiara Caputi, Application Design Engineer in Schneider è stata molto disponibile e ha risposto alle nostre curiosità in merito ai diversi tool presenti nell’Hub offrendoci l’opportunità di chiarire ogni nostro dubbio, completando così questa esperienza che ha dimostrato come la perfetta integrazione tra accademia e impresa sia la chiave per una formazione di valore.