Gli Alumni di BBS si raccontano: il prima, il dopo e i ricordi della vita da studente, per una storia di sé e della propria esperienza professionale, per una storia della nostra Community. Protagonista del XXII episodio è Luca Buglione, Head of Strategic Planning & Business Development a Manutencoop, EMBA Coop.
La soundtrack scelta da Luca è This Must Be The Place degli Talking Heads.
OVERTURE
“Mai per i soldi. Sempre per l’amore. Coprimi e dimmi buonanotte … buonanotte”. E’ un frammento del brano in sottofondo quando il giovane Bud Fox, protagonista di Wall Street di Oliver Stone, arriva all’apice della sua carriera di broker e compra un superattico a Manhattan.
“La casa è dove voglio stare. Ma credo di esserci già. Sono arrivato a casa, lei ha allargato le sue ali. Mi sa che è questo il posto”. Questa la canzone scelta da Luca, proprio riferendosi a questo film. Un film che mentre racconta il desiderio bruciante di successo ne castiga la mancanza di freni, mette in risalto la deriva dell’ingordigia. L’ambizione deve essere mossa dall’umiltà e dal sacrificio, potrebbe dire Luca.
THE STORY SO FAR
“Sono stato il primo della nostra azienda a essere inserito in un EMBA quello per le Imprese Cooperative. Era una sorta di esperimento. Sapendo di essere il primo ho dovuto impegnarmi molto e dare il massimo. Non dovevo sfigurare io, non doveva sfigurare l’azienda che mi aveva dato l’opportunità di partecipare.” Da allora una decina di dirigenti Manutencoop, una media di due l’anno, si sono formati in BBS. “L’azienda ha investito molto in me e questo mi ha dato un forte senso di responsabilità”. Luca si occupa di Corporate Development e Pianificazione Strategica. “Acquisizioni, cessioni, operazioni straordinarie per conto del gruppo Manutencoop. Sia in Italia che all’estero.” Inizia il suo percorso professionale prima come consulente, per un periodo di otto anni. Quindi approda in azienda, per la quale lavora da sette anni circa. “Mi interfaccio con gli amministratori delegati sia del nostro gruppo sia con quelli delle società che andiamo ad acquisire o con quelli interessati a comprare aziende. Avere a che fare con loro ti permette di imparare a parlare un certo tipo di linguaggio con una attenzione elevatissima al dettaglio”. Trattative dove anche una sola parola sbagliata può influire negativamente. “Da consulente rappresentavo l’azienda cliente per un periodo che andava dai tre ai sei mesi, un anno al massimo”. Tempi ridotti nei quali hai un’ottica parziale e frammentaria dell’intero processo. “Ora invece in Manutencoop ho la responsabilità della pianificazione strategica dell’azienda, e ho davanti a me tutto il piano industriale da tre a cinque anni.” Non più solo deal-maker, ma coordinatore di un progetto a lungo termine.
IL VALORE AGGIUNTO
“Fra tutti gli aspetti quello relazionale e professionale è stato uno dei più importanti.” Così Luca riflette su quanto gli è rimasto dell’esperienza in BBS. “Rimane il contatto con i colleghi ma anche con i professori. Il network è il grande valore aggiunto. Ed è un ambiente molto trasversale. Puoi trovare presidenti di società, direttori generali, o responsabili di comparti aziendali.” Nonostante la differenza di età fra i compagni di corso di Luca si stabilisce un forte senso di squadra. “Sembra di tornare fra i banchi di scuola, ma con la differenza che adesso cogli tutti gli aspetti dell’esperienza formativa che una volta non eri in grado di cogliere.” Dieci, quindici anni di esperienza professionale fanno evidentemente la differenza. “Ho seguito il Master in un momento in cui la crescita nella carriera stava già avvenendo, ma ha comunque contribuito a darle una forte accelerazione.”
UN CONSIGLIO A UNO STUDENTE.. e ALLE AZIENDE
“Un consiglio in realtà lo darei anche alle aziende: investite nella creazione di percorsi di alta formazione per i vostri dirigenti.” La splendida cornice manierista di Villa Guastavillani pare abbia contribuito a rendere speciale l’esperienza formativa di Luca. Dalle sue parole trapelano la consapevolezza dell’importanza della crescita culturale e professionale, che si è trasformata in una missione personale e volontaria. “Faccio molto tutoraggio informale per chi esce dall’università. Mi capita ogni anno di indirizzare uno o due studenti verso le scelte più opportune.” Sulla base di questa lodevole iniziativa ecco il consiglio esperto di Luca a chi volesse iscriversi all’EMBA Coop: “Quando stimi una persona per dove è riuscita ad arrivare studia la sua storia. Studia il suo percorso, leggi la sua biografia.” Per Luca la prima cosa da insegnare è un metodo di lavoro e di ragionamento. “ Per arrivare a trovare il tuo metodo dovrai faticare, prepararti perché fuori c’è un mondo molto competitivo”. Uscire dalla comfort zone. “La fatica è un segnale positivo evidente. Se non si è stanchi vuole dire che non si è lavorato bene, non si è esercitato a sufficienza il cervello.” E infine un consiglio ancora più pratico, diretto: “A un incontro di lavoro devi arrivarci sapendo vita, morte e miracoli dell’interlocutore. Studia lo stile giusto nel presentarti.” Secondo Luca i giovani non fanno abbastanza lavoro di ricerca. C’è l’ambizione, ma questa si accompagna sempre meno all’approfondimento. “Se fai un colloquio devi sapere tutto dell’azienda nella quale vorresti entrare”.
Disciplina e creatività, intuizione e costanza.