Il 20 settembre 2024, presso il nuovo campus di Bologna Business School, si è tenuto il New Campus Talk dedicato a uno dei temi più attuali nel mondo della salute: “AI in Healthcare: Opportunities for European Industries”. L’incontro ha visto la partecipazione di esperti internazionali provenienti dai settori dell’intelligenza artificiale, della sanità e della tecnologia, con l’obiettivo di esplorare come l’AI stia trasformando l’industria sanitaria e quali opportunità questo cambiamento offra alle aziende europee.
L’evento, moderato da Teodor Grantcharov, Professore di Chirurgia alla Stanford University, ha visto la partecipazione di figure di spicco come Mahdi Azizian (Nvidia), Stephen Thompson (Intuitive Surgical), Rachel King (Johnson & Johnson Med-Tech), Luigi Di Stefano (Università di Bologna), Andrew Hung (Cedars-Sinai), Marc Paradis (Northwell Health), Chiara Formenti (Pfizer) e Antonio Gulli (Google). La discussione ha affrontato i numerosi impatti che l’intelligenza artificiale sta avendo sulla sanità, aprendo nuove possibilità per migliorare i processi clinici, le diagnosi e le cure personalizzate.
Uno dei temi principali è stato il ruolo dell’AI nella chirurgia avanzata e nei dispositivi medici. Mahdi Azizian ha condiviso l’esperienza di Nvidia nell’integrazione dell’AI nella chirurgia robotica, permettendo una maggiore efficienza e precisione. Stephen Thompson ha sottolineato come l’AI aiuti i chirurghi a perfezionare le loro competenze attraverso un continuo apprendimento basato sull’analisi dei dati. In questo contesto, Andrew Hung ha illustrato come l’AI possa essere utilizzata per analizzare le prestazioni chirurgiche e migliorare la qualità delle operazioni, riducendo le variazioni nei risultati.
Un altro tema emerso è stato il divario tra la capacità di innovare in Europa e la difficoltà di commercializzare le soluzioni sviluppate. Nonostante la ricerca europea sia all’avanguardia nell’AI applicata alla sanità, la commercializzazione delle innovazioni resta una sfida rispetto agli Stati Uniti. I relatori hanno discusso della necessità di una maggiore collaborazione tra startup e grandi imprese per colmare questo gap e valorizzare il potenziale europeo.
La gestione dei dati e la privacy rappresentano un altro punto cruciale nell’utilizzo dell’AI in sanità. Chiara Formenti, di Pfizer, ha sottolineato le difficoltà legate alla protezione dei dati sensibili e alle rigide normative europee, ma ha anche evidenziato l’importanza di trovare soluzioni che permettano di innovare nel rispetto della privacy dei pazienti.
Un altro contributo significativo è arrivato da Rachel King, che ha illustrato l’impatto dell’AI nella medicina personalizzata. Grazie a tecnologie avanzate, l’AI è in grado di analizzare enormi quantità di dati e offrire trattamenti su misura per ogni paziente, migliorando i risultati clinici e riducendo i costi. Questo approccio non solo consente cure più efficaci, ma accelera anche il processo decisionale medico.
Infine, Marc Paradis ha evidenziato il ruolo cruciale dei dati nella trasformazione della sanità. La creazione di grandi archivi di dati, come quello sviluppato dal suo team, consente di generare nuove applicazioni di AI in grado di migliorare le prestazioni cliniche e ottimizzare le risorse dei sistemi sanitari.
La discussione si è conclusa con una vivace sessione di domande e risposte, in cui i partecipanti hanno potuto confrontarsi con i relatori su come l’Europa possa sfruttare al meglio le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario. Nonostante le sfide, è emersa una visione ottimista: l’AI ha il potenziale per rivoluzionare la sanità, offrendo nuove opportunità di cura e migliorando l’efficienza complessiva dei sistemi sanitari.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione per riflettere su come l’intelligenza artificiale stia ridefinendo il futuro della medicina e su come le industrie europee possano contribuire a questa trasformazione.