La musica dentro il management. Krishna Thiagarajan, Executive Director e Laura Frautschi, Musician & Art Director, dell’Orpheus Chamber Orchestra, hanno raccontato il loro modello di leadership condivisa, un business da 4 milioni di dollari l’anno.
Quarantadue anni di attività, più di settanta dischi e 2 Grammy vinti. È un curriculum di tutto rispetto quello della Orpheus Chamber Orchestra, ensemble newyorkese protagonista di tour teatrali internazionali. A distinguere il suo percorso da quello di altri, c’è una peculiarità: l’assenza di un Direttore d’Orchestra, la scelta di lasciare il podio vuoto.
Un caso di studio
Sin dalla sua fondazione nel 1972, l’Orpheus è stata ampiamente riconosciuta da leader del business, dei settori accademici, culturali e creativi per il suo approccio unico di esecuzione, senza conduzione (qui alcuni articoli da Google Scholar). Forti di un approccio collettivo, dell’esperienza e della propria visione, i musicisti dell’Orpheus hanno rivelato nuove profondità nella performance, conquistando i più alti standard internazionali di eccellenza. L’impegno dell’orchestra rispetto il lavoro di team, la leadership personale e la comunicazione efficace ha permesso di approdare a livelli di produttività e soddisfazione professionale apparentemente sconosciuti nell’abituale gestione orchestrale. In funzione di questi risultati riconosciuti, è nato l’Orpheus Institute, programma di formazione della stessa orchestra e che esplicita i prinicipi e le tecniche alla base del metodo Orpheus. Lo stile di management multi-leader incoraggia la collaborazione e il lavoro di squadra, sfociando in un sistema di responsabilità condivisa che sostiene l’impegno nel raggiungimento di risultati positivi.
Gestire l’incertezza
“L’Orpheus agisce in modi molto diversi rispetto un’orchestra tradizionale. Non avere conduzione, di fatto, ne rappresenta la porzione più piccola. Ma c’è qualcosa che voglio riprendere dall’introduzione del Dean Bergami riguardo l’incertezza come nuova normalità. L’incertezza è senza alcun dubbio la normalità del management delle Arti la giorno d’oggi.” Ad aprire la MBALecture è l’intervento di Krishna Thiagarajan (Executive Director, Orpheus Chamber Orchestra) con argomenti e temi che toccano alcuni nervi scoperti del Cultural Management. “Quando pensiamo alle istituzioni artistiche in America usiamo un termine terribile: organizzazioni no-profit. Permettetemi anzitutto di rassicurarvi sul fatto che non è vero, le Art Organization fanno business. Negli Stati Uniti, l’Orpheus è un business da 4 milioni di dollari l’anno.” Contribuire al benessere organizzativo come strumento per migliorare la produttività diventa fondamentale anche qui, non solo in termini di ricerca artistica e formale, ma di efficacia dell’orchestra-impresa.
Cambiare continuamente
È una domanda di Andrea Lipparini (Professor of Strategy, University of Bologna and Executive MBA Director) a dare la parola a Laura Frautschi (Musician & Art Director, Orpheus Chamber Orchestra). “Una delle cose più interessanti della nostra struttura è la flessibilità. Allo stesso tempo c’è democrazia, ove tutti siamo uguali, ma naturalmente per brano prevede una gerarchia. Ci sono diverse sedute, chi suona il primo strumento siede sulla sedia frontale. Io sono una violinista, per alcuni brani devo sedermi davanti a tutti i miei colleghi e dirigere. Condividere la leadership significa cambiare continuamente.”
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