“L’economia verde e l’economia circolare determineranno i più importanti cambiamenti per il nostro pianeta”. Ha esordito così Patrizia Grieco, Presidente di ENEL, ospite del secondo Innovation Talk della Spring edition 2019. ENEL, una multinazionale dell’energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell’elettricità e del gas, sostiene l’economia circolare, vero e proprio sistema economico capace di rigenerarsi da solo, garantendo dunque anche la sua sostenibilità.
Al centro dell’incontro con la Community BBS, la necessità di sviluppare entro il 2030 nuove competenze per salvaguardare le risorse del nostro pianeta; i sistemi agricoli, infatti, non saranno più sufficienti a garantire cibo alla popolazione, e i cambiamenti climatici determineranno una mancanza d’acqua sempre più incisiva. “La natura è messa sotto scacco dall’uomo, e bisogna intervenire”, ha continuato Patrizia Grieco, raccontando l’ impegno di ENEL per fronteggiare i cambiamenti climatici con la creazione di nuovi modelli di business. “Le risorse non aumenteranno, ma la popolazione sì”, ha sostenuto la Presidente, identificando nelle fonti rinnovabili l’unica risposta al problema.
Rinnovabilità. È questo il tema che guida l’operato di ENEL, che riconosce come propria la responsabilità di creare un impatto sociale positivo e a lungo termine, ponendo il cliente al centro del sistema e muovendosi al contempo verso innovazioni trasversali quali la digitalizzazione. In questo processo è fondamentale la collaborazione con le startup: “Tutti devono cooperare verso un’economia circolare, la spinta dell’innovazione tecnologica creerà nuovi business model a cui le aziende dovranno attenersi”, ha affermato la Presidente Grieco.
Gli impatti positivi dell’economia circolare sono molteplici; la Commissione Europea ha infatti stimato che le iniziative dell’economia circolare potrebbero portare, entro il 2030, a benefici economici di 1,8 trilioni di euro ed una riduzione delle emissioni di carbonio di 450 milioni di tonnellate. Come assodato dalla comunità scientifica, il nostro pianeta necessita di una svolta e la transizione energetica rappresenta una valida possibilità di cambiamento, una vera e propria evoluzione messa in atto da tutte le maggiori economie europee e non. Gli elementi che la caratterizzano sono la decarbonizzazione, l’incremento dell’efficienza energetica e un maggior contributo delle fonti energetiche rinnovabili. L’obiettivo di ENEL è quindi quello di ridurre le emissioni di diossido di carbonio attraverso percorsi e strumenti specifici. Il progetto Carbon capture and storage attivato da ENEL nel 2012, ad esempio, permette, la cattura e il successivo confinamento della Co2 prodotta dalle centrali elettriche, consentendo un drastico ridimensionamento della sua concentrazione nell’atmosfera.
Secondo Patrizia Grieco, l’operato di un’azienda deve essere indipendente dall’impatto che può avere sui singoli Governi o dalla collaborazione con gli stessi; diversi leader politici hanno, infatti, ignorato i problemi ambientali, alcuni addirittura negando la loro stessa esistenza. “Dopo un iniziale momento di scetticismo, il Consiglio d’Amministrazione si è poi mostrato sempre più attento ai temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale”, ha raccontato la Presidente, ricordando il processo che ha portato ENEL a contribuire in modo diretto e concreto allo sviluppo di un nuovo modello economico sostenibile. Oggi, infatti, ben il 60% degli stakeholder di ENEL mostra una meticolosa attenzione alle tematiche ambientali.
Da ormai più di 10 anni, ENEL investe nella produzione di energie da fonti rinnovabili e nello sviluppo di infrastrutture apposite. Un grande apporto all’equilibrio della rete e alla diffusione delle fonti rinnovabili viene, infatti, dagli impianti di storage, cioè di accumulo dell’energia elettrica: ENEL è attiva anche in questo settore, nel quale si propone di arrivare a 600 MW di capacità entro il 2020. La curiosità dei partecipanti all’incontro si è soffermata a lungo anche sul tema delle autovetture elettriche. ENEL è ad oggi la prima utility ad aderire alla Platform for Electro-Mobility: l’iniziativa di aziende, associazioni e ONG per la promozione della mobilità elettrica in Europa. “Dal punto di vista tecnologico, l’azienda si concentra sulle infrastrutture di ricarica, e sulla loro capillarità anche in zone extraurbane”. Oggi si contano circa 28.000 colonnine per ricarica gestite da ENEL in Italia in Spagna.
“Il vero sforzo da compiere non è la transizione energetica in quanto tale, ma formare le persone. La vera sfida è il cambiamento culturale. Voi consumatori detenete il vero potere, quello della scelta. Siete voi il futuro”, ha affermato la Presidente, la quale ha sottolineato come non si tratti solo di transizione energetica, ma soprattutto di transizione industriale e culturale.
ENEL ha fatto e continuerà a fare ingenti investimenti per la salvaguardia dell’ambiente ma, per ottenere risultati concreti e duraturi, c’è bisogno di sempre più alleati.