In un anno accademico particolarmente intenso, il Professional Master in HR & Organization ha riscoperto una dimensione in presenza che gli è particolarmente congeniale.
Attento ai rapporti umani e internazionale per natura, offre continue opportunità di confronto con studenti, aziende e Faculty di tutto il mondo. Abbiamo chiesto ai suoi Direttori di parlarci dell’anno appena trascorso e di individuare i punti di forza di un percorso con un ottimo livello di placement.
Parlateci dell’anno accademico appena trascorso che ha rappresentato, tra l’altro, un effettivo ritorno alle attività didattiche in presenza. Com’è andata, dal vostro punto di vista? E, se è vero che non solo gli studenti imparano ma anche i docenti, quali sono le esperienze e le scoperte che porterete con voi nel prossimo anno?
Negli ultimi anni abbiamo dovuto fare i conti con nuove sfide e senza dubbio in questo 2022 abbiamo salutato con soddisfazione il ritorno in presenza. Sia ai docenti sia agli studenti è stata richiesta una maggiore flessibilità e la risposta è stata proattiva e positiva: oggi ci ritroviamo più sicuri di noi nell’utilizzare le nuove tecnologie, più abili nel progettare e gestire una formazione spesso in bilico tra presenza e distanza, e sempre più bravi a fare squadra, nonostante tutto. Le persone sono sempre rimaste al centro del nostro impegno e per questo il ritorno in presenza è stato importante e ci auguriamo che il futuro sia dalla nostra parte. D’altra parte, siamo stati felici di constatare che la scelta di puntare sempre su una formazione inclusiva, aperta a tutte le innovazioni necessarie per continuare a coinvolgere tutti gli studenti, si è rivelata la migliore. Con il ritorno in presenza abbiamo infine avuto la conferma del fatto che siamo riusciti a creare rapporti stimolanti e dinamiche relazionali costruttive anche in un contesto incerto e mutevole.
Nuove tecnologie e rapporti umani. Entrambi questi aspetti sono fondamentali all’interno di un percorso di formazione nell’ambito della gestione del personale. Come convivono all’interno del Master e come possono valorizzare ciascuno la funzione dell’altro?
Il nostro Master viene principalmente scelto da studenti che hanno deciso di rendere le relazioni con e tra le persone l’oggetto primario del proprio lavoro. Certamente, l’aspetto dei rapporti umani è centrale nel nostro Master. Lo abbiamo visto nel desiderio dei partecipanti di incontrarsi di persona e, quando questo non è stato possibile, di interagire online per svolgere i lavori in team e le attività di gruppo. L’anno che abbiamo vissuto è stato in effetti la sintesi di tecnologia e rapporti umani. Da un lato, abbiamo visto l’impiego di tutte le possibili tecnologie digitali per permettere la gestione ibrida della formazione; dall’altro, è emerso il forte desiderio di sviluppare rapporti umani interpersonali incontrandosi di persona. Questo secondo aspetto ha avuto poi la sua massima espressione nello svolgimento “dal vivo” di uno scambio internazionale tra i nostri studenti e quelli della IAE Paris Sorbonne Business School.
Di particolare rilevanza è stato lo scambio internazionale svoltosi con l’IAE Paris Sorbonne Business School. Potreste raccontarci come è nato e come si è svolto questo progetto? Per le prossime edizioni del Master sono previsti scambi dello stesso genere?
Lo scambio internazionale che ha coinvolto gli studenti di IAE e BBS si è svolto lo scorso aprile e ci ha permesso di ospitare gli studenti francesi a Bologna, per poi portare i nostri a Parigi. Sono stati momenti di apprendimento molto intensi, caratterizzati da lavori di gruppo, visite in azienda, testimonianze di esperti di organizzazione e direttori del personale, di eccellenze italiane e francesi dal respiro internazionale. Soprattutto, sono stati momenti caratterizzati dalla forte interazione tra le due classi di Master. L’obiettivo che ci siamo proposti fin dall’inizio è stato quello di incentivare un apprendimento tra studenti che hanno condiviso diverse esperienze, culture, background accademici e lavorativi, nell’arco di dieci giornate trascorse insieme tra Bologna e Parigi. E non sono ovviamente mancati dei momenti di svago, per visitare e immergersi nel tessuto culturale di queste due meravigliose città. Sicuramente progetteremo nuovi scambi internazionali anche nelle prossime edizioni del Master.
I risultati relativi al placement degli studenti del Master in HR & Organization sono particolarmente positivi. Un dato che rileva la capacità di questo tipo di percorso, internazionale e per molti aspetti innovativo, nell’interpretare le necessità del mercato attuale. Quali sono le sfide e le opportunità professionali che attendono i futuri studenti? Quali saranno in questo settore le posizioni più ambite e interessanti?
Il nostro è un Master internazionale, interamente in lingua inglese, con un’elevata percentuale di studenti stranieri e in grado di offrire un’esperienza di scambio: sono questi gli aspetti che lo rendono particolarmente allineato alle necessità delle aziende contemporanee. La necessità di gestire persone con background culturali diversi e dislocate in molteplici Paesi è ormai una caratteristica trasversale alle organizzazioni, dalle grandi multinazionali alle start-up innovative. Inoltre, il Master è da un lato fortemente focalizzato sui temi di Digital HR e sull’apprendere l’importanza e l’utilizzo degli strumenti di People Analytics, dall’altro sugli aspetti più psicologici e comportamentali delle risorse umane. Questa doppia anima è in linea con ciò che ci si aspetta dal futuro ovvero la crescita dell’automazione e digitalizzazione, accompagnata da una altrettanto forte umanizzazione. Con quest’ultima si intende la valorizzazione nelle aziende di ciò che dell’essere umano non può essere automatizzato né digitalizzato: empatia, curiosità, creatività, capacità comunicativa, relazionalità e leadership.