Nell’ultimo appuntamento di Innovation Talks di Bologna Business School, Giorgio Metta (vice direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia e creatore di iCub, il robot umanoide capace di apprendere, agire e comunicare) svela il nuovo progetto che porterà l’intelligenza artificiale nelle case.
Bologna, 28 Maggio 2016 – “Si chiama R1 e sarà l’intelligenza artificiale alla portata di tutti. Abbiamo appena registrato il brevetto e siamo pronti per la produzione”. Questa l’anticipazione di Giorgio Metta, lo scienziato genovese di fama internazionale che ha creato il celebre iCub, quello che a oggi è una delle punte più avanzate della robotica umanoide capace di apprendere ed eseguire in autonomia. Metta sarà protagonista, mercoledì 3 giugno alle ore 18 a Villa Guastavillani in dialogo con il giornalista del gruppo IlSole24 ore Luca De Biase, dell’ultimo appuntamento degli Innovation Talks, il format della Bologna Business School dove i protagonisti internazionali dell’innovazione presentano esperienze d’avanguardia.
“Se l’iCub è “la Ferrari” della robotica umanoide, R1 sarà l’automobile con grandi prestazione ma alla portata economica di tutti”. Giorgio Metta svela l’imminente produzione di una tecnologia che rende di colpo la letteratura fantascientifica attualità. “Il robot che apprende, interagisce e interloquisce non è solo realtà: con R1 diventerà un oggetto di uso comune, una tecnologia presente perfino nelle abitazioni private”. Una rivoluzione che ha già scatenato discussioni di carattere etico e legale: la sempre maggiore vicinanza di queste intelligenze artificiali ai processi cognitivi umani creerà, soprattutto nel futuro, la necessità di delinearne una precisa identità, soprattutto dal momento in cui diverranno presenze quotidiane in contesti quotidiani.
“All’Innovation Talk alla BBS illustrerò soprattutto le implicazioni della robotica nel campo industriale e nell’ambito del business. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nei robot umanoidi necessita dell’implementazione della ricerca nei campi della tecnologia dell’informazione” prosegue Giorgio Metta “della produzione di nuovi materiali estremamente performanti per la costruzione di robot sempre più adattivi e funzionali, della gestione di Cloud sempre più complessi che contengano in remoto le informazioni utili al funzionamento della macchina e infine dell’applicazione del prodotto nell’Internet of Things, il contesto che connette rete virtuale a realtà, àmbito principe nel quale la robotica si dovrà muovere”.
“L’incontro con Metta conclude questa serie primaverile di Innovation Talks, realizzati in collaborazione con Philip Morris Italia, che hanno toccato temi attuali e sfidanti come la ricostruzione di parti anatomiche con le stampanti 3D, la comunicazione virale nella gestione di communities sul web, i nuovi materiali performanti ottenuti dalla rigenerazione di materiali di scarto industriale e ora la robotica umanoide – ha dichiarato Massimo Bergami, Dean della Bologna Business School. “Una delle lezioni più importanti di questi incontri” conclude Bergami “riguarda l’interdisciplinarietà dell’innovazione; i casi che sono stati discussi mostrano che l’innovazione nasce dove esistono network di intelligenze e competenze diverse fra loro. Una lezione per i manager delle imprese e per i nuovi imprenditori”.
Federico Mascagni
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