Nell’attuale contesto di mercato, i consumatori mostrano una crescente attenzione verso la qualità, la sicurezza dei prodotti e servizi, e la tutela dell’ambiente e della società. Le aziende, rispondendo a queste aspettative, scelgono di dotarsi di certificazioni volontarie che vanno oltre gli obblighi legislativi diventando un reale vantaggio competitivo. Le certificazioni volontarie, infatti, rappresentano per le aziende un’opportunità di crescita e innovazione, poiché contribuiscono a migliorare l’efficienza dei processi interni, aumentando il riconoscimento da parte degli stakeholder e facilitando l’accesso a gare d’appalto pubbliche.
Il Laboratorio di Misurazione e Gestione della Sostenibilità (SuMM Lab) guidato da Mariolina Longo (Department of Management, University of Bologna; Bologna Business School | Centre for Sustainability and Climate Change), Matteo Mura (Department of Management, University of Bologna; Bologna Business School | Centre for Sustainability and Climate Change), Sara Zanni (Department of Management, University of Bologna; Bologna Business School | Centre for Sustainability and Climate Change), Chiara Vagnini (Department of Management, University of Bologna), ha identificato dieci metriche significative che rappresentano l’adozione di pratiche di certificazione legate alla sostenibilità nel contesto industriale italiano, suddivise in certificazioni di sistema e di prodotto. Tra queste, la certificazione ISO 14001 per i sistemi di gestione ambientale risulta la più diffusa, seguita dalla OHSAS 18001 per i sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Interessante notare come la distribuzione geografica delle certificazioni mostri una varietà significativa tra le regioni italiane.
I settori più impegnati nell’implementazione delle certificazioni sono: carta e cartone, edilizia e costruzioni, vetro e prodotti in vetro, manutenzione di prodotti metallici, gomma, agroalimentare, industria alimentare, produzione di motori e generatori, mobili, e attrezzature TLC. In particolare, il settore della carta e cartone si distingue per l’implementazione della ISO 14001 e per l’uso di Ecolabel sui propri prodotti.
Nonostante i risultati incoraggianti, le pratiche di sostenibilità e le certificazioni correlate sono ancora poco diffuse tra le aziende italiane. Per estendere l’implementazione di tali certificazioni, il report suggerisce di sviluppare competenze tra il personale sulla gestione delle certificazioni, creare nuove professioni all’interno dell’organizzazione, come gli specialisti di certificazione dei prodotti, e comunicare le certificazioni lungo l’intera catena del valore organizzativo. In conclusione, le certificazioni volontarie rappresentano un’opportunità strategica per le aziende che desiderano distinguersi nel mercato, migliorando al tempo stesso la propria produttività e performance. La diffusione di queste pratiche non solo migliora l’immagine aziendale, ma contribuisce anche a un impatto positivo sull’ambiente e sulla società.