Il mondo finanziario è in una fase di rapida evoluzione, caratterizzata da tensioni macroeconomiche e politiche monetarie aggressive. In questo contesto, la selettività nella scelta degli investimenti è diventata fondamentale. In un articolo pubblicato su Wall Street Italia, Massimiliano Marzo, Professore di Economia politica e direttore del Master in Wealth Management di Bologna Business School, esplora le dinamiche attuali dei mercati finanziari, con un focus sulla politica monetaria, l’inflazione e l’importanza della scelta selettiva degli investimenti.
Le tensioni inflazionistiche del 2022 hanno spinto le principali banche centrali, come la Federal Reserve e la BCE, a rispondere in modo aggressivo. La successione dei rialzi dei tassi di interesse è stata notevolmente ravvicinata, un fenomeno che si è visto di rado nella storia monetaria. Questo ha due effetti principali sui mercati finanziari: il riassestamento della struttura delle correlazioni tra diverse asset class, che facilita la creazione di posizioni di copertura più efficaci, e l’altro lato della medaglia, cioè il fatto che la riduzione dell’inflazione potrebbe passare attraverso una recessione, che è già in corso. Se la recessione sarà severa, gli impatti sull’azionario saranno più pesanti.
In una fase di repricing del rischio come quella attuale, la selettività nella scelta degli investimenti, sia obbligazionari che azionari, è fondamentale. A differenza del passato, non stiamo osservando forti tensioni sul comparto azionario. Numerosi settori rimangono molto profittevoli, sebbene costosi. Un altro aspetto degno di nota è il fenomeno internazionale del reshoring, che ha portato a una ripresa degli investimenti nazionali in Europa e negli Stati Uniti. Questo ha avuto impatti positivi sull’occupazione e potrebbe rappresentare una tendenza chiave nel prossimo futuro.