La Sostenibilità in BBS è molto più di un approccio consapevole alle risorse e all’ambiente. “Sostenibilità” in Bologna Business School ha il significato di un impegno educativo e di ricerca che si sviluppa su tutti i fronti per portare un cambiamento concreto nelle persone, nelle imprese e nella società.
Un impegno che ha condotto alla fondazione del nuovo Centro BBS per la Sostenibilità e i Cambiamenti Climatici, una realtà innovativa, unica nel panorama internazionale, che ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento europeo nell’applicazione della ricerca interdisciplinare e d’avanguardia ai temi legati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. Etica, responsabilità sociale e sostenibilità si integrano, nel contesto innovativo del Centro, in programmi e iniziative di formazione manageriale, in grado di generare un impatto positivo sulla comunità delle imprese – che vengono supportate nel loro processo di transizione sostenibile – e sulla società.
Un team di ricercatori per un concetto di sostenibilità interdisciplinare e inclusivo
Il Centro BBS per la Sostenibilità e i Cambiamenti Climatici può contare su uno staff completo di 11 ricercatori in diverse discipline, tra le quali Management, Ingegneria, Fisica, Geografia, Medicina e Diritto, chiamati a lavorare insieme alla Core Faculty per affiancare e supportare le aziende nella transizione verso processi, prodotti e modelli di business sostenibili. Ecco chi sono.
Maria Alessandra Ancona, Assistant Professor presso il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Laureata con lode in Ingegneria Energetica, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Meccanica e Scienze dell’Ingegneria Avanzata (DIMSAI) presso l’Università di Bologna nel 2018. Svolge attività di ricerca su temi di sistemi energetici e sostenibilità, reti energetiche intelligenti, sistemi di accumulo ed energie rinnovabili. In questo articolo, scritto per il nuovo portale dedicato al Centro BBS per la Sostenibilità e i Cambiamenti climatici, spiega come “la necessità di far fronte a fenomeni complessi, come quelli legati alla transizione verso un pianeta che mette al centro il concetto di sostenibilità, ha bisogno di uno slancio verso la multidisciplinarietà, l’interdisciplinarietà e la cooperazione”.
Carla Cacciotto, Assistant Professor presso il Dipartimento di Medicina specialistica, diagnostica e sperimentale dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Biotecnologa, ha lavorato in diversi istituti di ricerca e fa parte del Centro Mediterraneo per il controllo delle malattie. La sua ricerca è indirizzata allo studio dei meccanismi patogeni delle malattie malattie infettive e all’applicazione di un approccio One Health per programmi di sorveglianza dei patogeni, con impatto sulla salute veterinaria e sulla salute pubblica. In questo articolo, segnala l’importanza della tutela della salute come “uno dei pilastri del programma d’azione dell’ONU Agenda 2030 – Sostenibilità” e spiega come questa non possa essere garantita “se nei modelli di business e di produzione non trova spazio la tutela dell’ambiente, delle condizioni di lavoro e del territorio”.
Davide Donati, Assistant Professor presso il Dipartimento di Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Laureato in Scienze della Terra e con un master in Ingegneria Geologica e Gestione del Territorio (2012) presso l’Università di Bologna (Italia), ha ottenuto un dottorato di ricerca in telerilevamento e meccanica delle rocce presso la Simon Fraser University (British Columbia). Ha collaborato in vari progetti di ricerca nazionali e internazionali incentrati sulla stabilità e l’evoluzione delle grandi frane. In questo articolo mette in luce dati che fanno riflettere, come quando spiega che “secondo l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) tra il 2000 ed il 2019 gli eventi naturali di tipo idrologico legati ai cambiamenti climatici hanno causato danni per oltre 5 miliardi di euro ogni anno solo nella EEA (European Economic Area)”.
Eleonora Foschi, Assistant Professor presso il Dipartimento di Scienze aziendali dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Eleonora Foschi è un ingegnere ambientale con competenze nel campo della circular e bio-economy. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Bologna con una tesi sull’innovazione di sistema e il life cycle thinking nella catena del valore della plastica. Durante il post-doc al Dipartimento di Management, ha avanzato la ricerca sui modelli di business per l’economia circolare. È coinvolta in diversi progetti europei e collabora con una moltitudine di istituzioni pubbliche e private nazionali e internazionali. In questo articolo spiega come la chiave per una ricerca davvero efficace in tema di sostenibilità sia “la creazione di un’innovazione socio-tecnica che ruota a 360 gradi attraverso gli ecosistemi sociali, ambientali e industriali”.
Riccardo Ghetti. Assistant Professor presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Laureato con lode presso l’Università di Bologna (2009), ha conseguito un LL.M. in Diritto Commerciale Internazionale presso il King’s College di Londra (2009) e il dottorato di ricerca in diritto societario e regolamentazione dei mercati finanziari presso l’Università di Bologna (2014), durante il quale ha trascorso un semestre di ricerca presso la London School of Economics and Political Sciences Library (2012). È stato Academic Visitor alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Oxford con una MCR Fellowship del Jesus College (2016-2017), Visiting Professor all’Università di Haifa, Israele (2018) e docente al Master Europeo in Diritto ed Economia (2015-2018). Le ricerche di Riccardo sono state pubblicate sulle principali riviste giuridiche italiane ed europee. Le sue principali aree di interesse includono i doveri degli amministratori, il diritto societario europeo, la regolamentazione della consulenza finanziaria e la corporate governance sostenibile. È ammesso all’ordine degli avvocati italiani e ha lavorato per uno studio legale di alto livello.
Jelena Loncarski, Assistant Professor presso il Dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e dell’informazione dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso lo stesso Dipartimento nel 2014. Nell’aprile 2014, è entrata a far parte del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria, Ångström Laboratory, Uppsala University, come ricercatrice post-dottorato, dove ora è visiting researcher. Attualmente è ricercatrice presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e dell’Informazione, “Guglielmo Marconi”, Università di Bologna. In questo articolo spiega come “Il principio di interdisciplinarietà è diventato fondamentale per comprendere prima la sostenibilità e poi per creare teorie, concetti e tecniche che vanno oltre i tradizionali confini disciplinari”.
Toloue Miandar, Assistant Professor in Organization and Human Resources Management presso il Dipartimento di Management dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e di Bologna Business School. Prima di questo incarico è stata ricercatrice post-dottorale presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Padova e presso la School of Management del Politecnico di Milano. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Sociologia Economica e Studi del Lavoro presso l’Università di Milano. I suoi interessi di ricerca sono: Comportamento organizzativo, sostenibilità aziendale, sviluppo sostenibile e sostenibilità della supply chain. Prima di iniziare la sua carriera accademica ha avuto anni di esperienza lavorativa nel mondo aziendale. In questo articolo illustra le ragioni della sua fiducia nel lavoro del Centro BBS per la Sostenibilità e i Cambiamenti climatici “Penso che l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 17 – Partnership for the Goals, sia l’SDG più completo tra i 17 SDGs. Pertanto, avere la possibilità di guardare ai temi della sostenibilità da diverse prospettive, con una visione multidisciplinare è davvero un valore aggiunto in quest’area di ricerca”.
Salvatore Pascale, Assistant Professor of Climate Dynamics and Change presso il Dipartimento di Fisica e astronomia dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Ha conseguito un M.Sc. in Fisica presso l’Università di Napoli “Federico II” e un Ph.D. in Meteorologia presso l’Università di Reading, UK. È stato ricercatore presso il California Institute of Technology con una NOAA Climate and Global Change Fellowship dal 2015 al 2017, ricercatore associato presso la Princeton University e il NOAA Geophysical Fluid Dynamics Laboratory dal 2017 al 2019 e ricercatore presso la Stanford University dal 2019 al 2021. I suoi interessi di ricerca riguardano la comprensione dell’impatto del cambiamento e della variabilità del clima sull’idroclima e sugli eventi estremi. In questo articolo mette in luce l’importanza dell’affiancare le imprese nel percorso verso la sostenibilità, indicando come sia “assolutamente necessario che una maggiore consapevolezza ambientale in generale, e del riscaldamento climatico antropico in particolare, entri a far parte del mondo economico produttivo” poiché “affrontare e gestire il problema del riscaldamento globale è, nel medio-lungo periodo, nell’interesse delle imprese stesse”.
Sara Zanni, Assistant Professor presso il Dipartimento di Scienze aziendali dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Ricercatrice nel campo della valutazione della sostenibilità, Life Cycle Assessment, valutazione del rischio ambientale e bonifica. Ha completato il suo dottorato di ricerca in Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali presso il DICAM, Università di Bologna nel 2017. È stata pioniera di Climate Kic nel 2015. Attualmente è ricercatrice presso il Dipartimento di Management dell’Università di Bologna, coinvolta in diversi progetti di ricerca, come EIT Climate Kic Flagship “Re-Industrialise” e Sustainability Measurement and Management Laboratory “SuMM Lab”. È docente dell’Executive MBA Part Time, dell’Hybrid MBA in Sustainable Transition Management e tutor dell’Executive Master in Sustainability and Business Innovation. In questo articolo sottolinea come “per il mondo del business la sostenibilità rappresenta ormai una condizione operativa, dal momento che le normative in materia ambientale (per la limitazione di emissioni, impatti e consumo di risorse) e sociale (per l’implementazione di politiche sull’equa retribuzione e l’equità di genere, solo per citarne alcune) sono sempre più cogenti e restrittive”.
Andrea Zinzani, Assistant Professor presso il Dipartimento di Storia, culture, civiltà dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. RTD-A in Geografia presso la sezione di Geografia del Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà dell’Alma Mater – Università di Bologna e Ricercatore onorario presso l’Istituto di Sviluppo Globale dell’Università di Manchester. Dottore di ricerca in Geografia Umana (2014) presso l’Università di Friburgo e di Verona. Ha ottenuto borse di studio post-dottorato presso il CNRS di Parigi (2015), presso il Leibniz Center for Ricerca Marina Tropicale di Brema (2016), presso l’Università di Manchester (2017) e presso l’Università di Bologna (2018-2020). In questo articolo evidenzia a sua volta come il cambiamento climatico sia “un processo estremamente eterogeneo, che racchiude al suo interno un ampio spettro di problematiche biologiche e biofisiche, sociali e culturali, politiche ed economiche”.
Un team affiatato e interdisciplinare, dunque, diretto e coordinato da Matteo Mura, Direttore del Centro BBS per la Sostenibilità e i Cambiamenti Climatici e Professore Associato in Ingegneria economico-gestionale presso il Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna. Mariolina Longo, Professore Associato in Ingegneria gestionale presso il Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna, Alessandro Pastore, Direttore dell’Executive Master in Sustainability Transition Management e Industry Leader del Global MBA in Green Energy and Sustainable Businesses in Bologna Business School.
Che cos’è la Sostenibilità? In BBS è (anche) una questione di numeri
Il Centro BBS per la Sostenibilità e i Cambiamenti climatici è la naturale evoluzione nell’ambito di una costante crescita in termini di competenze e investimenti nella ricerca sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con una particolare attenzione all’economia circolare che Bologna Business School porta avanti da tempo. Una crescita che oggi può contare su numeri importanti e su traguardi che sono uno stimolo a porre una crescente attenzione su questi temi, mettendo sempre al centro innovazione e sostenibilità.
I percorsi BBS dedicati alla sostenibilità: Global MBA, Master Full-time, Master Executive e Open Program per formare i manager di oggi e di domani alla guida di un futuro sostenibile
Il Global MBA in Green Energy and Sustainable Businesses è uno dei track che caratterizzano il Global MBA in BBS, una proposta unica che integra un percorso di sostenibilità di impresa, dal punto di vista sociale economico ed ambientale, all’interno del tradizionale MBA, con l’obiettivo di innescare logiche virtuose di innovazione e aggiungere così una dimensione etica al ruolo di manager. Il Global MBA in BBS rappresenta l’opportunità unica di un legame con le imprese del territorio, in un contesto sensibile all’innovazione sostenibile da ogni punto di vista, in cui i project work dei nostri studenti trovano terreno fertile per trasformarsi in progetti concreti.
Il Master Full-time in Gestione d’impresa in Green Management and Sustainable Businesses è un percorso in grado di fornire ai giovani neolaureati le competenze necessarie per diventare figure in grado di guidare le imprese verso l’ideazione di nuovi modelli di business, sostenuti da un utilizzo più consapevole delle risorse. Un tipo di figura manageriale sempre più richiesta dalle aziende, che ci affiancano in questo percorso con l’obiettivo di preparare i nostri studenti a un futuro da leader, consapevoli del fatto che economia, management e sostenibilità viaggiano ormai su binari paralleli e non esiste settore d’impresa che non sia chiamato ad adeguarsi.
Il Master in Sustainability Transition Management è un percorso ibrido di 12 mesi, strutturato per l’80% online e per il 20% in presenza. Il suo punto di forza? Un programma radicato nel contesto della transizione verso la sostenibilità, che si concentra su cinque principali percorsi nell’industria, nell’energia, nei sistemi urbani, nell’agricoltura e nella mobilità, fornendo ai partecipanti una visione d’insieme sulle modalità attraverso le quali la sostenibilità può essere concretamente tradotta in risultati tangibili in ambito economico, ambientale e sociale. Anche in questo caso, la vicinanza alle imprese e alle loro esigenze svolge un ruolo fondamentale nel fornire ai partecipanti la chiave di volta per una carriera al passo con le richieste dell’economia del futuro.
L’Executive Master in Sustainability and Business Innovation punta a formare nuovi leader, in grado di gestire all’interno delle proprie organizzazioni processi di sostenibilità, economia circolare e innovazione sociale, riconfigurandone i modelli di business o sviluppandone di nuovi. Un programma part-time, compatibile con l’attività lavorativa, che dura 12 mesi ed è composto da 30 giornate d’aula. I suoi punti di forza, come per tutti i master BBS sono la vicinanza alle imprese e l’approccio pratico, che mette al centro casi reali e un project work finale.
L’Executive Master in Sustainability Transition Management è un programma online di 12 mesi in formato part-time, pensato per manager e professionisti che desiderano da un lato acquisire competenze e strumenti utili a guidare la transizione sostenibile delle proprie imprese, dall’altro toccare con mano le reali esigenze nell’area della sostenibilità. Ecco perché ogni partecipante è affiancato da un tutor professionista, esperto nell’area della sostenibilità, che lo supporterà nella ricerca di una nuova visione, altamente professionalizzante, e nello sviluppo del project work finale. Ed ecco perché l’Executive Master include anche uno study-tour di tre giorni durante il quale i partecipanti avranno modo di sperimentare come le aziende leader nel settore automobilistico, del packaging, delle energie rinnovabili e del food si stanno dirigendo verso la transizione sostenibile.
L’Open Program in Business Sustainability and Circular Economy è un percorso in aula di 4 giorni che permette ai partecipanti di acquisire la vision necessaria per essere in grado di coniugare i processi di Business Development e quelli di Innovazione Sostenibile. Un corso che permette di incrementare le proprie competenze anche attraverso il confronto con docenti universitari, manager e consulenti esperti nel settore, con i quali sarà possibile analizzare le esperienze più significative per diversi settori di business.