Grande successo per la sesta edizione della giornata dedicata all’incontro tra le Startup più innovative e la Community di BBS, che si è svolta lo scorso 10 dicembre. A rivelarlo sono sia i numeri sia i commenti dei partecipanti che hanno avuto, ancora una volta, la possibilità di verificare l’efficacia di una formula che mette al centro le necessità concrete delle nuove imprese e dei giovani in cerca di occasioni di confronto e di crescita.
Anche questa edizione, come la precedente, ha visto la scelta del format digitale come soluzione perfetta per soddisfare le esigenze di sicurezza e flessibilità dei partecipanti, limitando gli spostamenti e massimizzando le opportunità di incontro. Allo StartUp Ecosystem Day 2021, che ha raggiunto il numero record di circa 800 utenti totali sulla piattaforma, hanno preso parte ben 70 aziende suddivise in settori di interesse quali Digital Service and ICT, Cleand Tech and Energy, Automation and Robotics, Agri-Food, Life Science and Pharma.
A dare il via all’evento è stato anche quest’anno Riccardo Fini, Direttore dell’Entrepreneurship Hub di BBS e ideatore dello StartUp Ecosystem Day, che ha sottolineato l’importanza di lavorare per potenziare l’ecosistema di innovazione nazionale, favorendo l’incontro e l’interazione tra gli startupper più innovativi e il business network di BBS. Un concetto che è stato ripreso anche da Antonella Grassigli, Co-Founder and CEO di Doorway, Angel Investor, Partner di IAG, Co-Founder di Angels4Women e vincitrice del Business Angel Award 2021, che ha concluso la plenaria introduttiva per poi lasciare spazio alle sessioni tematiche prima e agli incontri one-to-one subito dopo.
Vari e interessanti i concetti emersi durante le sessioni, che disegnano uno spaccato particolarmente incoraggiante rispetto alla voglia e alle modalità del fare impresa nel nostro Paese. Tra i primi interventi, quello di Lucia Chierchia, Managing Partner di Gellify, nonché BBS Alumna ed Executive Director del Master Executive in Technology and Innovation Management, ha messo in luce proprio la necessità di una ”governance dell’innovazione” che, unita ad “una mentalità imprenditoriale in grado di integrare competenze interne ed esterne all’impresa” possa arrivare a progettare una road map in grado di “prevedere e rimuovere gli ostacoli che si possono presentare nella creazione di una nuova impresa”. Ecco perché, ha evidenziato Chierchia, non basta “incoraggiare e ispirare gli startupper” occorre anche “coinvolgere i corporate manager e gli imprenditori in generale”.
Alessandro Pastore, Industry leader per il Global MBA in Green Energy and Sustainable Businesses di Bologna Business School, ha portato subito al centro un tema chiave per chi fa impresa oggi: quello della sostenibilità. Se fare impresa è anche consumare e produrre energia, dobbiamo chiederci subito come vogliamo affrontare il problema e affidarci a risorse competenti e formate per questo scopo. “Introdurre in ogni azienda una persona, interna o esterna che si occupi di temi legati alle energie rinnovabili” ha spiegato Pastore “deve essere una priorità per chiunque voglia fare impresa nel mercato contemporaneo”. Un concetto rafforzato dalla testimonianza di Elisa Flamini, BBS Alumna e Consultant in Beeing, startup del settore Agri-food, che ha raccontato come la chiave di volta sia stata proprio la ricerca di “un modo per fare business in maniera sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale”. Il tema della sostenibilità investe dunque anche questo settore che, nel corso dell’evento, è stato rappresentato da Ludovica Leone, Industry Leader del Global MBA in Food and Wine di BBS che ha voluto dare risalto al fatto che “molte persone che vogliono lavorare nell’enogastronomia, nel food & beverage, nel business agroalimentare, in realtà si trasformano in imprenditori e questo rappresenta una risorsa molto importante per la scuola e per l’area imprenditoriale di BBS”.
Quando si parla di ambiente, si parla anche di salute, un settore nel quale le startup sono chiamate a mettersi alla prova sotto la spinta di un mercato tra i più esigenti in assoluto. “L’ambiente in cui operano le aziende farmaceutiche e delle scienze della vita” ha detto Laura Toschi, Deputy Director dell’Executive Master in Technology & Innovation Management di BBS, “è sempre più impegnativo, guidato da un’agenda sanitaria sempre più esigente. La necessità globale di farmaci innovativi e convenienti continua a crescere: regolatori, operatori sanitari e pazienti chiedono un maggiore rapporto qualità-prezzo, comprovata efficacia dei prodotti, trasparenza e accesso alle informazioni”.
Una bella sfida per chi abbia la capacità di coglierla, in un ambito, quello del Life Science and Pharma, che, a due anni dall’inizio della nuova emergenza sanitaria, continua a presentarsi come ricchissimo di opportunità. Così come quello legato all’Automation & Robotics, trainato anche dall’Automotive che, come ha sottolineato Enrico Dente, Program and Ventures Manager del Plug and Play Tech Centre, ha un grandissimo bisogno di innovazione, ma anche di trovare un equilibrio “tra disruption e credibilità”.
Insomma, per chi nella Community BBS desidera fare impresa e non ha paura di mettersi alla prova, anche quest’anno gli stimoli non sono mancati. Ma lo StartUp Ecosystem Day non si è chiuso in un solo giorno: per il primo anno, infatti, il portale è rimasto navigabile fino alla fine dell’anno, con la possibilità per le startup e gli utenti registrati di interagire e pianificare meeting di approfondimento.